Migrazioni e anni di piombo i temi scelti dalle scuole superiori astigiane per il concorso regionale di storia contemporanea

Hanno scelto le migrazioni e gli anni di piombo gli 83 ragazzi delle scuole superiori astigiane che partecipano al concorso regionale di storia contemporanea: su questi due temi, dopo gli incontri di approfondimento promossi dall'Israt, lavoreranno in gruppo (9 quelli sui migranti, 7 quelli sul terrorismo degli anni '70 e '80 del Novecento) per consegnare entro il 16 febbraio i loro lavori.

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Nessuno si è invece orientato sul terzo tema (Repubblica e trasformazione della società italiana) proposto dal concorso, promosso da Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato regionale Resistenza e Costituzione, Ministero dell’Istruzione con l’organizzazione, in sede locale, dall’Israt e il patrocinio dell’Ufficio scolastico provinciale.

Ieri sera, all’incontro di approfondimento sulle migrazioni con il sociologo Maurizio Ambrosini, Nicoletta Fasano ha commentato positivamente l’adesione delle scuole astigiane: “Si tratta di un’alta partecipazione, in crescita rispetto alle edizioni precedenti. Asti è la quarta provincia in graduatoria ma dopo ambiti, come il Cuneese e il Torinese, che contano molti più studenti di noi”. Ai ragazzi in sala con gli insegnanti al Centro culturale San Secondo, l’invito della ricercatrice Israt a “raccogliere le storie di vita dei rifugiati arrivati anche nell’Astigiano” dopo l’approfondimento con Ambrosini proposto sotto lo stesso titolo del suo ultimo libro: “Non passa lo straniero?”. 

Le scuole coinvolte sono i licei Classico “Alfieri”, Scientifico “Vercelli”, Artistico “B. Alfieri”, gli istituti Monti, Giobert, Pellati di Nizza e il centro di formazione professionale Casa di Carità Arti e Mestieri attivo nel capoluogo. A livello regionale gli allievi astigiani si confronteranno con altri 615 studenti.

Come era nelle intenzioni dell’Israt, Ambrosini ha smontato stereotipi e enfatizzazioni. Tra gli argomenti che hanno maggiormente colpito il pubblico (l’incontro era aperto alla cittadinanza), l’analisi sull’immigrazione nella rappresentazione retorica, illustrata anche dai media, e nell’evidenza statistica. “La prima – ha affermato il sociologo dell’Università di Milano – la dipinge in aumento drammatico, ma in realtà è stazionaria; largamente maschile, proveniente da Africa e Medio Oriente e di religione musulmana: invece è in maggioranza europea, femminile e cristiana, e non potrebbe essere altrimenti dal momento che le nazionalità più numerose in Italia sono Romania e Albania”.

Sdrammatizzata anche l’errata percezione che “i rifugiati ci stanno invadendo”: “Chi fugge – ha detto Ambrosini – si rivolge anzitutto ad ambiti vicini: il Libano accoglie 232 migranti ogni mille abitanti, la Giordania 87; in Europa Malta ne riceve 23, la Svezia 10, l’Italia appena 2”. 

Molti dati e indicazioni, per i ragazzi, da annotare sui quaderni e numerose anche le domande all’esperto. Il gruppo vincitore del concorso sarà premiato con un viaggio di studio in alcuni tra i più significativi luoghi della memoria in Italia o in Europa.  

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