Assurdo che lo stato non paghi gli insegnanti precari

La Cisl Scuola Alessandria - Asti ha denunciato con forza il mancato pagamento degli stipendi dei supplenti, in alcuni casi ancora in attesa di ricevere la mensilità di settembre.

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“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.” Questo dice, all’articolo 36, la nostra Costituzione; eppure in questo momento il sopracitato principio fondamentale è disatteso proprio dal Ministero dell’Istruzione. Lo stesso concetto è stato ribadito pure da Papa Francesco eppure da settembre decine di supplenti attendono invano lo stipendio.
Le retribuzioni degli insegnanti precari sono infatti “sospese” in attesa di una verifica della “capienza fondi. Sono molti i supplenti che, a quadrimestre inoltrato, non han ancora ricevuto lo stipendio per i mesi di lavoro prestati. Non è plausibile che ci siano persone che sono costrette a dover sceglier tra il lavoro e la sussistenza famigliare: il tragitto per chi insegna lontano da casa comporta spese che, in mancanza di stipendio, non possono essere sostenute se si deve provvedere anche al bilancio quotidiano per mantenere la famiglia. E’ un problema sociale e che deve essere risolto in tempi brevissimi.
Le segreterie delle singole scuole non possono fare nulla perché da quest’anno tutto il sistema dei pagamenti dei supplenti è stato centralizzato dal Miur che ha aperto un canale dove gli istituti devono inserire le autorizzazioni al versamento delle mensilità. Peccato, però, che questo canale sia da tempo chiuso proprio per la necessità di verificare la copertura finanziaria al Ministero delle Finanze.
La Cisl Scuola, insieme alle altre sigle firmatarie del contratto, ha inviato al Capo di Gabinetto del Ministro e ai Capi Dipartimento Istruzione e Risorse una richiesta di incontro urgente in merito a due specifiche questioni: la mancanza di risorse per la copertura delle supplenze e la persistenza delle disfunzionalità del sistema SIDI. Due circostanze che, protraendosi ormai da tempo, lasciano un numero elevatissimo di lavoratori senza stipendio e le segreterie scolastiche in grave difficoltà gestionale. I sindacati nella loro richiesta evidenziano come tali argomenti siano stati più volte posti all’attenzione del Ministero, senza che venisse mai trovata un’adeguata soluzione. Si attende ora una risposta del MIUR a cui è stata rappresentata l’insostenibilità delle situazioni che nella nota vengono denunciate, in mancanza della quale si attiveranno tutte le azioni ritenute necessarie, comprese quelle ingiuntive per via giudiziaria.

Per la Segreteria Cisl Scuola Alessandria Asti
Carlo Cervi e Chiara Cerrato

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