Camusso ad Asti: “Stop al caporalato, ridiamo valore al lavoro”

“Nel 2011 facemmo una lunga campagna dicendo che bisognava riportare nel codice penale italiano la dizione ‘caporalato’, nel frattempo era scomparsa. Vuol dire che ce ne siamo accorti prima di molti altri”.

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Le parole di Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, hanno risuonato con forza ieri 12 novembre nella sala consigliare della Provincia di Asti.
Nel suo intervento, a conclusione del convegno organizzato dalla Camera del Lavoro di Asti e dalla Flai Piemonte, dedicato al tema della legalità nel lavoro agricolo, Camusso ha sottolineato la necessità di far emergere il lavoro nero, con nuove leggi e collaborando con gli enti locali, in questo come in altri settori. “L’interesse di un lavoratore non è contro quello di un altro – ha spiegato Camusso – contro una logica di frammentazione bisogna ricostruire la condizione collettiva delle persone, partendo dalle più deboli, per dare valore al lavoro”.

Prima della leader CGIL erano intervenuti Denis Vayr (Flai Piemonte), Paolo Capra (Flai Asti), Riccardo Coletti (giornalista de La Stampa), Davide Fiatti (Flai Nazionale), Giancarlo Gariglio (Slow Wine) e gli assessori regionali Giorgio Ferrero e Gianna Pentenero, che hanno teso una mano al sindacato, riconoscendo come il lavoro nero sia un danno per l’intero settore agricolo, specie per chi produce nel rispetto delle regole. “Il caporalato è il cancro dell’agricoltura”, aveva ribadito nell’apertura della giornata Giovanni Prezioso, segretario generale CGIL di Asti, ricordando la battaglia condotta dal sindacato di Piazza Marconi in Valle Belbo, per portare alla luce nei mesi scorsi il triste fenomeno dello sfruttamento durante la vendemmia dei braccianti agricoli stranieri.

Toccante a questo proposito è stata la testimonianza di sopruso narrata da Guruseb Singh, lavoratore indiano impiegato in una piccola azienda zootecnica pinerolese.
Nel pomeriggio Susanna Camusso ha inoltre inaugurato la nuova sede CGIL di Nizza Monferrato, in via Pistone 121, alla presenza di numerosi iscritti, lavoratori e pensionati, accolta dal sindaco Flavio Pesce e dalla giunta comunale.

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