Asti: Proseguono gli incontri di approfondimento del concorso regionale sulla storia contemporanea

Lunedì 23 novembre gli studenti delle scuole superiori che aderiscono al concorso regionale di storia contemporanea approfondiranno, nella Sala Ruscalla del Centro culturale San Secondo, il tema “Strategia della tensione e anni di piombo: la stagione del terrorismo”.

Li guiderà, nel percorso che ha insanguinato l’Italia tra il 1970 e 1980, il direttore dell’Israt Mario Renosio, che alla lunga stagione degli anni di piombo, le sue strategie e i suoi protagonisti, ha dedicato studi e saggi. L’incontro, fissato per le 17, sarà aperto a tutti i cittadini interessati.

Gli allievi, secondo le indicazioni fornite dai promotori del concorso (Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato regionale Resistenza e Costituzione, Ministero dell’Istruzione), saranno impegnati ad analizzare, in particolare, il tema dell’uso della violenza nella lotta politica a partire dallo studio di uno o più eventi riferibili al fenomeno nelle sue declinazioni di destra o di sinistra.

Intanto nei giorni scorsi si è tenuto il primo dei tre incontri di approfondimento, collegati al progetto sulla storia del Novecento, organizzati dall’Israt. Mauro Forno ((nella foto con Mario Renosio), docente di storia all’Università di Torino e vicepresidente dell’Istituto, ha raccontato l’Italia uscita dalla guerra, la nascita della Repubblica, la trasformazione della società italiana vissute da vari punti di vista (la politica, i partigiani, la gente comune, i deportati, ecc.). Con una sottolineatura consegnata ai giovani da Mario Renosio nell’introduzione: “Le guerre in Europa non si sono fermate al 1945, negli anni Novanta alle porte di casa nostra si è consumato il conflitto dell’ex Yugoslavia”.  

La terza e ultima conversazione, incontrata su “Migrazioni: muri contro ponti”, vedrà come relatore, il 2 dicembre, il sociologo e studioso dei fenomeni migratori Maurizio Ambrosini. Per l’occasione l’appuntamento, fissato alle 21, si terrà nel salone del Centro San Secondo al fine di consentire una più ampia partecipazione.