Approvato il Documento di economia e finanza regionale 2015

Nella seduta dell’11 novembre il Consiglio regionale ha approvato il Documento di economia e finanza regionale 2015 con 25 voti favorevoli e 14 contrari.

Il documento – che definisce il quadro di riferimento del bilancio regionale con gli obiettivi per gli interventi finanziari, i programmi e i progetti per l’attuazione delle politiche della Regione – è stato elaborato in maniera innovativa.

Secondo il vicepresidente della Giunta regionale, con delega al Bilancio, Aldo Reschigna, “il Defr è uno strumento che, facendo il punto in un arco pluriennale, fissa lo stato dell’arte ed indica quali sono gli obiettivi aggiornati dell’Amministrazione regionale dall’esercizio successivo”.

In pratica è articolato in tre sezioni: la prima comprende il quadro finanziario sintetico con l’analisi aggiornata dello scenario socio-economico locale e con le prospettive di medio periodo; la seconda dedicata alla descrizione degli obiettivi strategici; la terza con l’analisi della situazione finanziaria della Regione e con la definizione del quadro tendenziale e delle risorse disponibili.

Reschigna ha proseguito affermando che “il dato demografico evidenzia che il Piemonte è una regione che sta poco alla volta invecchiando, un dato che non si può sottovalutare per i prossimi anni. Le previsioni sono di crescita ulteriore nel 2016, una crescita che non dobbiamo più pensare solo legata ai mercati internazionali, che attualmente sono un elemento di forte spinta dopo 7 anni di crisi, per via della ripresa a livello internazionale. La situazione rimane difficile sotto il profilo economico-finanziario ma con la riorganizzazione diminuiranno i costi del personale. Dopo che nel 2015 si sono preparate le alienazioni si pensa nel 2016 di dar corso a consistenti dismissioni del patrimonio urbanistico. Ci sarà anche una riorganizzazione del sistema finanziario regionale e si cercherà di sfruttare al meglio i fondi strutturali e nazionali particolarmente per recuperare il gap di arretratezza della rete telematica. Procederemo all’attuazione della legge Delrio soprattutto per quanto concerne la gestione associata dei piccoli comuni e contiamo, con i provvedimenti in materia sanitaria, di uscire entro fine anno dal piano di rientro. In ogni caso le scelte di programmazione economica verranno fatte nel quadro di limitatezza delle risorse disponibili”.

Nel breve dibattito sono intervenuti Davide Bono (M5S) e Andrea Appiano (Pd).

L’esponente del gruppo M5S ha lamentato che il documento “dovrebbe essere scritto con una maggiore aderenza alla realtà, per esempio, la stima delle entrate ne è certamente lontana. Le ottimistiche previsioni economiche potrebbero essere influenzate da una ripresa che rischia di essere un fuoco di paglia. Viene registrato una lievissima decrescita della disoccupazione, dall’11,3% all’11,2%. Anche il confronto con le altre regioni del Settentrione ci vede in difficoltà e, lo stesso, si registra nel confronto tra Torino e gli altri capoluoghi di Regione del nord. In merito ai fondi europei siamo ancora indietro con la nuova programmazione. Speriamo che poi nell’Assestamento quanto iscritto per le alienazioni immobiliari non sia sovrastimato come in passato. Il piano delle partecipate è ancora una incognita e, al netto del decreto legge ‘Salva Regioni’, rimangono oltre 200milioni di euro l’anno da pagare. Si stima una entrata per il bollo auto di 543 milioni ma i dati in possesso dell’assessorato sembrano diversi. Sono da chiarire le ricadute sull’entrate derivanti dall’Irap in relazione agli incentivi previsti nella legge di stabilità dello scorso anno per l’agevolazione assunzioni”.

Appiano ha sostanzialmente appoggiato l’operato dell’Esecutivo “che agisce in un quadro economico di estrema difficoltà, derivante dalla attuale situazione socioeconomica e dalle gestioni economiche del Giunte del passato. Adesso vi è uno spiraglio di ottimismo con i dati economici in miglioramento”.

L’esponente del gruppo Pd ha manifestato apprezzamento per l’opera di “riassetto delle competenze dei nuovi enti di area vasta, la razionalizzazione della spesa e delle partecipate, l’operazione di messa in sicurezza del debito. Per esempio vi è un risparmio di 12 milioni per la riduzione dei dipendenti. Vogliamo presentarci ai tavoli nazionali non con il cappello in mano ma con la marcia inserita. Importante anche la rotazione degli incarichi così come le dismissioni immobiliari, il piano per le partecipate, la semplificazione amministrativa e il recupero dell’evasione su bollo auto. Fondamentale per il sistema economico regionale, nel 2015, l’iniezione di liquidità con i pagamenti del dl 35. Non dimentichiamo che tra 2012 e 2015 il taglio delle risorse disponibili è stato di oltre 5,5 mld. A questo documento farà seguito una intensa attività di razionalizzazione”.

Il vicepresidente della Giunta regionale ha chiuso il dibattito ammettendo la delicatezza della previsione delle entrate tributarie. “In particolare sul bollo auto verremo ad incassare nel 2015 tra 350 e 360 milioni di euro, con circa 40 derivanti dal recupero dell’evasione. La perdita di entrate Irap dovrebbe essere sui 30 milioni di euro che, con un recupero di 3 milioni da parte dello Stato, rimangono 27”.