Studi Confartigianato: Ripresa, ma non per tutti: produzione manifatturiero con composizione settoriale dell’artigianato in calo ad ottobre

La ripresa, ma non per tutti: produzione manifatturiero con composizione settoriale dell’artigianato -1,6% a ottobre 2015 dell’economia tarda a diffondersi nei diversi settori.

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I dati pubblicati ieri dall’Istat indicano che il clima di fiducia delle imprese sale, ma con andamenti differenziati: mentre cresce la fiducia nei servizi e nella manifattura, scende nelle costruzioni. Inoltre va ricordato che i dati sulla fiducia sono anticipatori rispetto alla dinamica dell’attività delle imprese e nel manifatturiero si registra ancora qualche ritardo nel recupero dell’attività produttiva, in particolare nei settori con maggiore presenza di imprese artigiane.

Nei primi otto mesi del 2015 l’indice della produzione manifatturiera – corretto per gli effetti di calendario – è cresciuto dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea con il +0,7% un anno prima, ma se consideriamo l’indice della produzione nel manifatturiero con composizione settoriale dell’artigianato si rileva ancora un calo tendenziale dell’1,6% nei primi otto mesi del 2015, peggiorando la stabilità (0,0%) registrata un anno prima.

Non aumenta la diffusione della crescita della produzione nei settori manifatturieri: nel 2015 sono 13 i settori su 24 che registrano un aumento della produzione (54%), erano 14 lo scorso anno (58%).

Nei dieci settori con maggiore presenza di occupati nell’artigianato – con l’83,8% dell’occupazione complessiva dell’artigianato manifatturiero – registra un segno positivo Confezione di articoli di abbigliamento, articoli in pelle e pelliccia (+2,2%), Macchinaried apparecchiature (+0,6%), Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (+0,4%), Alimentari e Altre industrie manifatturiere (entrambe con +0,1%); all’opposto si registrano ampi cali nei settori Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-2,4%), Mobili (-3,6%),Legno e prodotti in legno esclusi mobili (-4,3%), Prodotti in metallo (-4,4%) e Articoli in pelle e simili (-6,2%).

Le dinamiche positive più accentuate si rilevano nei settori tipici della grande impresa, in cui è presente una quota residuale dell’artigianato (1,4% dell’occupazione): Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+26,8%), Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (+10,8%), Prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici (+5,6%) e Computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi (+4,9%).

Nell’ambito degli ‘Osservatori in rete’, l’analisi sulla dinamica della produzione è svolta in collaborazione con l’Ufficio Studi Confartigianato Marche che ha sviluppato l’analisi della produzione in “Glocal n°18”.

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