L’Onorevole Paolo romano presenta un’interrogazione parlamentare sulla pensione di Pierino Santoro

Asti che è in emergenza sicurezza, inanella record di cui c’è poco da essere orgogliosi. Pierino Santoro, l’ex direttore dell’ATC, ci ha fatto l’onore del reato di peculato dalla cifra più cospicua nella storia d’Italia. Eppure è riuscito a patteggiare e, condannato, a non farsi neppure un giorno di cella. Anzi, come ben si sa, impugna la sentenza confidando nelle lungaggini della nostra giustizia ed arrivare alla prescrizione.

Questa sua mancata carcerazione fa sorgere anche il dubbio che Santoro abbia le spalle protette da poteri forti e che tali poteri lo tengano fuori di galera per evitare che canti “come un usignolo” come affermò lui stesso durante una telefonata intercettata. Non pago Pierino Santoro fa pure richiesta di una pensione d’invalidità adducendo la grave forma di depressione di cui è sofferente dall’apertura dell’indagine a suo carico. Pensione che riesce ad ottenere in un tempo record, un altro record, in poche settimane.

Da notare e sottolineare che chi lo ritiene idoneo, è la Comissione di Valutazione della ASL TO1, in questi giorni travolta da inchieste ed arresti. Tutta la vicenda riempie di sconcerto e vergogna. Una totale mancanza del minimo senso di pudore nei confronti di tutti gli Italiani derubati da Santoro, di tutti i comuni, disgraziati mortali che attendono mesi, se non anni, di vedere riconosciuti i loro diritti dalle varie commissioni di valutazione. Ho ritenuto, quindi, più che doveroso porre ai ministri competenti una serie di domande perché si faccia luce su questa pensione, sui modi in cui è stata ottenuta, e sui tempi stringenti con cui la pratica è andata in porto.