L’Asti Spumante e il suo paesaggio protagonisti all’Expo

Ieri, lunedì 19 Ottobre a Milano, presso il Padiglione Italia di Expo, si è tenuta la conferenza “L’Asti spumante e il suo paesaggio: un legame storico di rilevanza mondiale” organizzata dalla Società Geografica Italiana onlus.

Il professore Sergio Conti, l’attuale presidente della Società Geografica Italiana onlus, ha curato nel 2015 un volume, patrocinato dal Padiglione Italia in occasione dell’EXPO, dal titolo “Patrimoni Italiani. Paesaggi, Sapori e colori” edito da Mondadori. Fra le produzioni tipiche agro-alimentari italiane descritte nella pubblicazione, si è individuato l’Asti spumante come eccellenza.

Storiche iconografie, antiche cartoline, stupende fotografie e video inediti sono stati proiettati durante la conferenza moderata da Marco Devecchi dell’Università degli Studi di Torino in cui si è sviluppato il tema del “Paesaggio del Moscato” con particolare attenzione al legame fra l’Asti spumante e il suo paesaggio, dalla storia fino ai giorni nostri. Infatti, la viticoltura e la produzione di prestigiosi spumanti ha delineato un paesaggio culturale di eccezionale valore, che riflette le trasformazioni e le evoluzioni sociali, tecnologiche ed economiche legate alla “cultura del vino” profondamente radicata nelle comunità locali e riconosciuta come Patrimonio da parte dell’UNESCO.

Federica Larcher e Paola Gullino del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, hanno affrontato rispettivamente il tema legato alle trasformazioni del paesaggio viticolo nel zona del Canellese e le peculiarità del “Paesaggio vitivinicolo delle Langhe, Roero e Monferrato” come Patrimonio dell’Umanità con particolare attenzione ai coraggiosi ed intraprendenti pionieri che hanno scritto la storia dell’Asti spumante.

Sergio Bobbio ha narrato il processo di candidatura del paesaggio vitivinicolo piemontese e descritto le più importanti cantine storiche dei precursori della moderna industria piemontese. Giancarlo Ferraris ha proiettato inediti manifesti pubblicitari che hanno permesso di comprendere come il paesaggio del Moscato sia stato rappresentato nel tempo dalle aziende vitivinicole Canellesi. Stefano Chiarlo, attuale presidente della Strada del Vino Astesana, ha descritto i progetti di valorizzazione e le prospettive di sviluppo territoriale.

Laura Botto Chiarlo, ha illustrato il progetto didattico “La Court: il gusto è conoscenza, valorizzazione del patrimonio artistico e del paesaggio” nell’ambito del progetto “Anch’io Vivaio Scuola Expo 2015”. Con la proiezione del video realizzato dal Parco artistico nel vigneto “ORME SU LA COURT” a Castelnuovo Calcea ha concluso la conferenza mettendo in luce l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni, come custodi del paesaggio e dei valori culturali.