Eretto a Incisa Scapaccino il primo santuario di Devozione Mariana alla patrona dei Carabinieri ”Virgo Fidelis”

Importante cerimonia questa mattina ad Incisa Scapaccino nella Chiesa San Giovanni Battista.

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Nell’ambito del percorso di assunzione a rango di Santuario diocesano di devozione mariana alla “Virgo Fidelis” della suddetta Chiesa, già sede di Cappella votiva “Virgo Fidelis”, posizionata nel corso di una solenne celebrazione del 3 ottobre 2014, con la prestigiosa presenza del Maestro Andrea Bocelli, questa mattina S.E. il Vescovo di Acqui, Mons. Pier Giorgio Micchiardi, ha celebrato una Santa Messa nel corso della quale, in base ai dettami del Diritto Canonico, ha dato lettura del Decreto di elevazione del suddetto luogo a “Santuario della Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Durante la cerimonia, il Generale dei Carabinieri, Gian Battista Giacchero, diacono e vice rettore del Santuario, ha letto il decreto con il quale il Vescovo di Acqui Terme ha deciso di erigere canonicamente il Santuario diocesano.

Questo avvenimento è di importanza storica e nazionale, poiché la Chiesa, riaperta appunto il 3 ottobre 2014, dopo una lunga opera di restaurazione, è di fatto divenuta luogo di culto, punto di riferimento di pellegrinaggio nazionale per tutti Carabinieri, i loro familiari ed i devoti alla “Virgo Fidelis”.

Alla solenne cerimonia hanno presenziato il Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo”, Gen. C.A. Vincenzo COPPOLA, il Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”, Generale di Brigata Gino Micale, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Asti, Ten. Col. Fabio Federici, il Prefetto di Asti, il Presidente Nazionale dell’Associazione Carabinieri, Gen. C.A. Libero Losardo, numerosi Sindaci, Autorità Civili e militari della provincia astigiana, il Maestro Marcello Rota, pronipote della prima M.O.V.M. dei Carabinieri e dell’Esercito, Giovanbattista Scapaccino, originario proprio di Incisa e 2000 fedeli, tra cui molti Carabinieri in servizio ed in congedo che sono giunti da ogni parte d’Italia per assistere all’evento e numerosi Allievi Carabinieri della Scuola Allievi di Torino.

Don Michele Magnani, cappellano della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, ha reso ancora più solenne la cerimonia, dando lettura del messaggio dell’Ordinario Militare, S.E. Santo MARCIANO’, nel quale ha espresso il proprio indirizzo di saluto a tutti i presenti, congratulandosi per il prestigioso evento che ha portato ad avere ad Incisa Scapaccino, città natia della prima Medaglia d’oro al Valor Militare dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Battista Scapaccino, il primo Santuario in Italia, dedicato alla Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

La chiesa di San Giovanni Battista, con quasi mille anni di storia, svetta sul punto più alto del Borgo Villa di Incisa Scapaccino (il più antico del paese), ha accusato tutti i segni del tempo ed anche quelli dell’inevitabile progressivo degrado. Nel 1976, infatti, a causa di problemi idrogeologici e di assestamento, venne chiusa al culto, messa in sicurezza ed oggetto di un primo intervento di consolidamento delle fondamenta.

Le funzioni religiose vennero pertanto spostate nella chiesa del Carmine, ubicata poco distante, e le varie opere d’arte ivi presenti vennero momentaneamente collocate nelle altre chiese del paese. Successivamente si formò un comitato cittadino che gettò le basi per il recupero dell’importante edificio e maturò l’idea di farlo diventare il santuario della “Virgo Fidelis”, protettrice dell’Arma dei Carabinieri, poiché proprio in quella chiesa, il 16 febbraio del 1802, fu battezzato il Car. Giovanni Battista Scapaccino, prima Medaglia d’Oro al Valor Militare dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito Italiano.

Da allora i lavori per il completo recupero della chiesa non si sono più fermati, grazie soprattutto all’importante sostegno ricevuto dalle Fondazioni della Cassa di Risparmio di Asti e di Torino e di alcune famiglie locali di benefattori. È stato così possibile recuperare gli altari, tra i quali quello della “Virgo Fidelis”, la fonte battesimale e il polittico – cinque pannelli in legno dipinti a tempere risalenti al XIV secolo – e l’organo.

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