Caso Ceste, secondo la difesa di Buoninconti non fu omicidio

E' ripreso questa mattina ad Asti il processo contro Michele Buoninconti, il vigile del fuoco accusato di aver ucciso la moglie Elena Ceste e di averne occultato il cadavere.

Secondo la difesa degli avvocati Enrico Scolari e Giuseppe Marazzita, non ci sarebbe stato nessun omicidio, ma Elena sarebbe morta in seguito ad una crisi psichica, tesi sostenuta dal fatto che mancano le prove a sostegno dell’accusa di omicidio.

In una diversa rilettura dell’intera vicenda, la donna sarebbe stata in uno stato di deficienza psichica che l’avrebbe potuta condurre a compiere gesti autolesionistici, per cui la morte sarebbe avvenuta per assideramento nel luogo in cui fu ritrovata lo scorso ottobre, a dieci mesi di distanza dal giorno della scomparsa, il 24 gennaio 2014.