”Si è dato corso ad un depredamento dei servizi sul territorio, ma i nostri rappresentati politici giocano a prenderci in giro”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Enrico Cavallero sui tagli del governo che riguardano Asti e provincia.

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“Asti non è più Provincia, il costruendo ospedale della Valle Belbo non si farà più, è iniziato da tempo il dimensionamento dell’ospedale astigiano, la Prefettura verrà soppressa e a ruota gli altri uffici periferici saranno cancellati o spostati. Anche il tribunale probabilmente non tarderà ad essere accorpato a quello di Alessandria. Si aggiungano altri tagli meno, per così dire, evidenti che stanno creando disagio per i cittadini e influiranno sempre più su di loro anche sotto l’aspetto economico. I trasporti, la manutenzione delle strade e la chiusura degli uffici postali sono solo degli esempi.

Si è dato corso ad un depredamento dei servizi ai cittadini sul territorio senza eguali nella storia. Chi mi legge ormai da anni conosce le mie prese di posizione su questi argomenti con conseguenze che avevo ampiamente previsto in tempi ai più poco sospetti. Certo la mia voce, come quella di altre decine di semplici cittadini, serve a ben poco. Per impedire questo, molto, moltissimo di più potrebbero fare i nostri rappresentanti politici, che dovrebbero consapevolmente sollevare, nei luoghi dove esercitano il loro mandato, le problematiche a cui questo territorio dovrà necessariamente far fronte.

Però non lo hanno fatto quando lo si doveva e lo si poteva fare e non lo faranno nemmeno adesso. Alcuni di loro organizzano convegni e incontri dove vanno a giustificarsi con i cittadini per le scelte che sono state fatte e poi inserite nei programmi elettorali di governo, che loro stessi hanno sottoscritto. Giocano a prenderci in giro a fingere di rimandarsi le responsabilità per poi prestarsi con grande accondiscendenza, facendo bene attenzione a non contrastare e a non ledere la volontà di chi ha deciso la svendita del nostro territorio.

Posizione azzardata? Tutt’altro, i nostri eletti o nominati sanno bene quello che fanno incuranti delle opinioni degli elettori, che contano ben poco e conteranno sempre meno in futuro. Il non fare politico, sarà premiato, con una conferma delle nomine ottenute e tanti di loro avranno anche la possibilità di ambire a poltrone più prestigiose.

Ai cittadini rimane il ruolo di semplici spettatori, infatti ci stanno togliendo anche la possibilità di voto e di scelta dei nostri rappresentanti. Ci stiamo preparando ad avere un Senato non elettivo e con il Parlamento di fatto ridotto alla sola Camera dove peraltro con l’“Italicum” i deputati per il 90% saranno nominati e non più eletti, e per di più in maggioranza, rappresentanti di un singolo partito che potrà aver raccolto anche solo il 25-30% dei voti che corrisponderanno (visto che ormai vota circa la metà del corpo elettorale).”

Enrico Alessandro Cavallero
Costigliole

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