Grande successo dei laboratori del Parco La Court per Expo

Tra giugno e settembre, oltre 900 studenti, dalle scuole primarie all’Università, sono stati accolti nel Parco Artistico Orme su La Court per partecipare ai percorsi culturali e didattici del Progetto Anch’io Vivaio Scuola.

Un successo sia in termini numerici, sia per l’entusiasmo dimostrato da alunni e collaboratori, sia per la forza del messaggio trasmesso, perfettamente in linea con i valori di quell’Expo Milano 2015 che ha ufficialmente comunicato e patrocinato i laboratori tra le vigne della migliore Barbera di Michele Chiarlo.

Una magnifica aula di scuola a cielo aperto: questa è stata la colline de La Court da maggio a settembre 2015: una splendida realtà di educazione e formazione per i ragazzi che, da tutto il mondo, sono giunti a Calamandrana per visitare il Parco Artistico nell’ambito del Progetto Anch’io VivaioScuola, ufficialmente promosso e comunicato da Expo Milano 2015.

Già a maggio, le prime scolaresche avevano popolato i filari della migliore Barbera di Michele Chiarlo partecipando ai laboratori pensati per gli studenti di ogni ordine e grado. A settembre, poi, con la riapertura delle scuole, tutti i laboratori sono stati ripetuti e tanti altri ragazzi hanno così potuto prendervi parte, vivendo l’esperienza nella cornice di un Parco all’apice della sua stagione, con le viti ricche di grappoli pronti per la vendemmia. Così, in alcuni giorni, studenti e vendemmiatori si sono mischiati insieme, regalando un quadro eccezionale di operosità e condivisione che è stata un’altra, grande, lezione per tutti.

D’altronde, la vicinanza al territorio e la scoperta di tutto quello che in esso è racchiuso, dai frutti, concreti, della terra, al ricco bagaglio di storie e di esperienze vissute nei secoli, erano il centro assoluto delle iniziative pensate per il Progetto Scuola. Un modo per trasmettere un messaggio importante alle generazioni future, chiamate a diventare custodi del territorio di domani e a portare avanti, con entusiasmo, quelle tradizioni e quei valori che hanno reso grandi le colline di Langhe Roero e Monferrato, non per nulla recentemente dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. In armonia con i temi comunicati dall’esposizione universale di Milano, in particolare, il vino non è rimasto solo il simbolo, nobile, di una produzione di qualità, ma si è fatto veicolo di comunicazione della cultura e della grande tradizione contadina, nonché strumento di formazione per le generazioni più giovani.

Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, USA… sono solo alcuni dei Paesi dai quali sono arrivati i ragazzi delle scuole superiori e dell’Università. Con loro, tantissimi italiani, soprattutto tra gli alunni delle scuole primarie, in collaborazione con il Centro Studi Santagata-EBLA, di Torino, in particolare con Aldo Buzio, che ha strettamente collaborato con la famiglia Chiarlo.

Tantissime sono anche le persone che si sono adoperate, con entusiasmo ed energia, per l’organizzazione e la realizzazione dei laboratori. Un gruppo di professionisti di altissimo livello, che hanno assicurato grande prestigio a tutti i laboratori attivati nel Parco Artistico. In una nota stampa, i promotori segnalano “Impossibile non citare la dott.ssa Michela Scaglione, dottore di ricerca e cultore della materia presso il dipartimento di scienze per l’architettura della Scuola Politecnica di Genova. Il Prof. Giancarlo Ferraris, direttore artistico del Parco. La Prof.ssa Giulia Pellegri, ricercatore strutturata presso il Dipartimento di Scienze per l’Architettura della Scuola Politecnica di Genova. L’Arch. Gianni Cavallero, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Asti. L’Arch. Maria Cristina Reggio, dello studio di architettura Mind the Gap di Nizza Monferrato (AT). La Dott.ssa Annalisa Conti, vice presidente dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio Unesco. Il Dott. Roberto Cerrato, presidente dell’Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero-Monferrato. La Prof.ssa Laurana Lajolo, ideatrice del Festival del paesaggio agrario e presidente dell’Associazione Davide Lajolo di Vinchio (AT). La Prof.ssa Laura Pesce, docente presso l’Agenzia di formazione professionale Colline Astigiane d’Agliano Terme –Asti. L’Arch. Matteo Pedaso, project manager gruppo Land. L’Arch. Alessandra Aires, presidente dell’Associazione italiana di architettura del paesaggio, sezione Piemonte e Valle d’Aosta AIAPP. L’Arch. Paolo Mighetto, architetto del paesaggio e membro della redazione di “Architettura del paesaggio”. Francesco Fassone, scenografo vice-presidente Craft (centro ricerca arte formazione teatro). Valerio Oldano, Accademia Nazionale Cinema di Bologna, regista e videomaker. Omar Pistamiglio, Accademia Albertina di belle arti di Torino, nuovi media per l’arte. Un ringraziamento particolare va anche all’avvocato Massimo Caniggia, dirigente dell’Area Sviluppo Socio-Economico della Provincia di Asti; e al Museo Luzzati a Porta Siberia di Genova.”

Grazie alla collaborazione di tutti questi professionisti, e alla disponibilità della famiglia Chiarlo sul cui terreno sorge il Parco Artistico, sono stati allestiti diversi laboratori, pensati appositamente a seconda delle età degli studenti a cui sono stato rivolti.
Per gli studenti più giovani, la proposta del Parco Artistico ha puntato sulla magia dell’arte di Lele Luzzati, grande artista genovese che fu tra gli ideatori del Parco stesso e autore delle sue opere più significative.

Per gli studenti della scuola secondaria è stata la figura di un altro grande artista, Ugo Nespolo, autore dell’opera “Porta sulle Colline”, realizzata per celebrare i 10 anni di attività del Parco Artistico, il centro attorno al quale è stato costruito il percorso pensato per loro.

Un altro simbolo del Parco è stato quello al centro del percorso per gli studenti delle scuole superiori. Nel laboratorio “Dialoghi coi Piemontesi che hanno lasciato un’impronta”, infatti, i ragazzi sono stati accolti dalle professoresse Graziella Borgogno e Laurana Lajolo, figlia del celebre scrittore Davide Lajolo, all’interno dell’Archivio Visuale dei Piemontesi Illustri, luogo dedicato alle personalità piemontesi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia. A dare un ulteriore valore aggiunto al percorso, è intervenuto anche Michele Chiarlo, fondatore dell’omonima azienda le cui vigne si distendono sulla collina La Court, che ha raccontato la sua vicenda personale e professionale già raccolta, qualche anno fa, all’interno del libro Michele racconta, dalla Collana Semi di Vite – Storia di una Famiglia del vino in Piemonte.

Se scuole primarie e secondarie hanno avuto la possibilità di partecipare ai laboratori sia nel mese di giugno, sia nel mese di settembre, il laboratorio per gli studenti dell’Università si è svolto solamente in giugno, data la sua complessità organizzativa e la sua portata didattica. Il Workshop universitario è stato senza dubbio il progetto più ambizioso dell’intero progetto, che ha coinvolto direttamente un grande numero di professori universitari e di professionisti di assoluto prestigio.

L’intero percorso si è poi concluso con un incontro sui temi stessi del percorso, moderato dalla Prof.ssa Laura Pesce e con gli interventi di altre personalità del calibro di Gianni Cavallero, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Asti, Laurana Lajolo, l’ Arch. Matteo Pedaso, il Dott. Roberto Cerrato, Marco Devecchi, la Dott.ssa Annalisa Conti, l’Architetto Alessandra Aires, l’ArchitettoPaolo Mighetto.

Durante tutti i percorsi, sia in giugno, sia in settembre, studenti, collaboratori e fotografi appositamente chiamati dal Parco Artistico, hanno realizzato una serie di scatti e di filmati a testimonianza di tutto ciò che è stato fatto. Da questi è stato poi tratto un video-documentario finale che il Parco Artistico ha voluto lasciare in dono anche alle scuole che hanno partecipato, a ricordo di un’esperienza bellissima e importante per la formazione dei ragazzi.
Di contro, i lavori realizzati dai ragazzi, sono stati esposti all’interno della Cascina La Court, vicino all’ingresso del Parco, così che tutti coloro che si recheranno nei prossimi mesi a visitare il Parco Artistico, potranno ammirare una sorta di reportage di quanto avvenuto, realizzato direttamente da quegli studenti che sono stati gli indiscussi protagonisti del tutto.

Oltre ai laboratori, è giusto ricordare come non siano mancate anche le mostre d’arte allestite per completare davvero a 360 gradi la proposta legata ad Expo.
All’interno del Musarmo, di Mombercelli, è stata allestita una prestigiosa esposizione dal titolo “Immagini&Paesaggi del Piemonte – Un patrimonio di colori accende le colline”. Una mostra che pone il suo sguardo sulla bellezza dei paesaggi piemontesi, visti attraverso le opere d’arte di pittori, incisori e scultori piemontesi, realizzate nell’arco di un secolo. Le opere sono state scelte dai proff. Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo, mentre il catalogo dell’esposizione è stato curato da Giancarlo Ferraris. La presentazione ufficiale di tale catalogo si è recentemente svolta nella prestigiosa cornice del Mastio della Cittadella, a Torino, ospitata dall’Associazione Italiana Architetti del Paesaggio sezione Piemonte e Valle D’Aosta, nell’ambito della Biennale Italia – Cina.

La seconda mostra allestita all’interno del Parco Artistico aveva per titolo “Il Convivio” e ha messo a disposizione dei visitatori una serie di tavole originali, sagome teatrali e libri del maestro Emanuele Luzzati, a testimonianza dell’incontro fecondo dell’artista genovese con alcuni degli esponenti più importanti della scena culturale del ‘900. Il materiale è stato ancora una volta gentilmente concesso dal Museo Luzzati di Porta Siberia, a Genova.