Giovedì 17 alla Biennale Italia-Cina a Torino, presentazione del catalogo della mostra ”Immagini e Paesaggi del Piemonte”

Sabato 29 agosto, presso il Musarmo di Mombercelli, è stata presentata l'eccellente mostra "Immagini e Paesaggi del Piemonte - Un patrimonio di colori accende le colline", promossa dal Parco Artistico nel vigneto "Orme su La Court", nell'ambito del "Progetto Scuola" Itinerari didattici, approvato e divulgato da Expo Milano 2015, con il patrocinio della Provincia e della Camera di Commercio di Asti, in collaborazione con il Comune di Mombercelli, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. 

Giovedì 17 settembre alle 17, nel prestigioso Mastio della Cittadella di Torino, verrà presentato il catalogo della mostra, all’interno della Biennale Italia-Cina, ospiti dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP), Sezione Piemonte e Valle d’Aosta.  

Ad introdurre il pomeriggio ricco di eventi, l’intervento critico dei Professori Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo, che illustreranno il catalogo da loro curato con proiezione delle opere; seguirà il filmato del Parco Artistico nel Vigneto “Orme su La Court”. 

I due illustri professori hanno scelto le opere oggetto della mostra tra i più rappresentativi pittori piemontesi, che hanno lasciato un’inconfondibile impronta stilistica nella storia dell’arte piemontese e nazionale. 

Dai “torinesi” Paulucci, Francesco Casorati, Menzio, Mino Rosso, fino a Soffiantino, Ruggeri, Saroni, a Quaglino, Tabusso, Spazzapan, ai più “astigiani” Eso Peluzzi, Valinotti, Vitaliano Graziola, o “alessandrini” come Carlo Morando e Cino Bozzetti. Ancora gli incisori: da Marcello Boglione, Mario Calandri, Francesco Franco, fino a Vincenzo Gatti, ai massimi livelli del corso di incisione dell’Albertina. 

Molti di essi spiccano per la loro carriera artistica incentrata sulla terra e la natura, altri invece, stilisticamente più distanti, presentano ugualmente opere che ne esprimono un’attenzione particolare. 

Illustrazioni e descrizioni del paesaggio piemontese e di quello delle colline del vino, riconosciuti un anno fa quali Patrimonio dell’Umanità, vengono espresse in una molteplicità di attimi che si susseguono nelle stagioni. 

Un panorama che riempie il cuore, che ha saputo accomunare artisti stilisticamente molto diversi, attratti dal mix di sensazioni che si avvertono nell’ammirare questo magnifico orizzonte.

Il Mastio della Cittadella, in suggestivo contrasto con la modernità delle opere d’arte contemporanea esposte grazie alla biennale, offre un confronto tra Italia e Cina e viene restituito alla città dal 26 giugno al 13 novembre, come uno dei luoghi più importanti dedicato alla cultura torinese. 

Elisa Grasso