Asti: Consegnati 36 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica

Soddisfazione in cortile, nonostante il vento e la giornata grigia per le 36 famiglie che hanno preso possesso degli appartamenti situati nelle tre palazzine di via Arno nella periferia del quartiere San Fedele.

Era attesa questa assegnazione, la seconda nel 2015,  che chiude un cantiere attraversato da ritardi e difficoltà tecniche e, non ultimo, dalle vicende giudiziarie (ed economiche) che hanno coinvolto i passati vertici dell’Atc locale.

Una discontinuità resa esplicita dalla presenza della riorganizzata ATC Piemonte Sud, con il  presidente Marco Balossino e il  suo Direttore Roberto Giorgis insieme al collega astigiano Alessandro Lovera e il consigliere Paolo Boccardo.
Tre le palazzine, quattro piani fuori terra, da oggi agibili, con ampi cortili interni e spazi inerbiti, locali di 55/70 mq con box, e tre appartamenti per nuclei con disabilità.

Hanno portato i loro saluti alle numerose famiglie presenti l’Assessore regionale Augusto Ferrari  e la Consigliera Angela Motta, il Consigliere delegato della Provincia Vincenzo Calvo il Capo di Gabinetto della Prefettura Arnaldo Agresta,  il Vicesindaco Davide Arri.

All’impegno dell’Assessore alle Politiche Sociali della Città Piero Vercelli affinchè “sul tema “casa” una ritrovata sinergia tra Istituzioni permetta di offrire alle persone condizioni di vita migliori” ha fatto eco l’invito di mons. Francesco Ravinale che evocando lo storico Piano Casa del 1955 ne ha richiamato gli effetti e la scossa che ne derivarono “Ha dato casa, ha dato lavoro, ha trovato risorse e fu anticipatore tre anni dopo del boom economico.Se la smettiamo di tagliare risorse credo che alcuni volani siano quelli giusti, mentre diffido molto dal tirare i remi in barca perché sono il segno della fine”.

I dati dell’Ufficio Casa del Comune dicono di 417 famiglie in graduatoria per ottenere un alloggio (uglio 2015) e 74 in emergenza abitativa. Situazioni quindi che rivelano l’inadeguatezza e la debolezza degli strumenti a disposizione, che implicano risorse, procedure, cantieri e tempi lunghi, a fronte delle esigenze attuali.
Intanto qui, per un nuovo inizio, i capifamiglia, accompagnati dai funzionari Atc con le chiavi nuove di zecca, son saliti negli appartamenti per definire il trasloco.