Cooperative agricole, scoperti 106 lavoratori in nero e oltre un milioni di euro di evasione

Le Fiamme Gialle della Brigata di Canelli hanno concluso una mirata attività ispettiva nell’ambito dell’impiego della manodopera irregolare in tutta la filiera enologico nel Comune di Canelli e in quelli limitrofi.

E’ stata individuata una serie di cooperative agricole, rette per lo più da stranieri e spesso classificate come “evasori totali”, prive di attrezzature, facili da costituire in quanto richiedono un investimento minimo di capitale e in grado di offrire una vasta platea di braccianti agricoli comunitari e stranieri retribuiti a basso costo, circa sei euro all’ora.
Le cooperative formalmente operano con contratti di appalto ma, di fatto, svolgono le stesse funzioni delle agenzie interinali.

L’agenzia interinale, per effetto delle vigenti normative che è tenuta ad osservare, offre la manodopera agricola ad un costo di circa 18 euro l’ora, contro i circa 6/8 euro della cooperativa. In questo modo una cooperativa appaltatrice di servizi ha evidenziato il ricorso a prestazioni di manodopera non retribuita pari ad oltre 12.500 giornate uomo con oltre 120mila euro di ritenute non versate.

La condotta illecita della Cooperativa ha coinvolto 144 aziende agricole e 106 lavoratori impiegati in nero. Dall’attività ispettiva è emersa una base imponibile sottratta a tassazione superiore a 750.000 euro, ed un’ I.V.A. dovuta di oltre 160.000 euro.

Il Presidente della cooperativa è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione di cui all’art. 4 del D.lgs. n.74/2000 (dichiarazione infedele) con omessi versamenti di contributi dovuti ammontanti ad oltre 706.000 euro, cui vanno aggiunte le sanzioni dovute per l’impiego irregolare dei 106 lavoratori in nero pari a circa 312.000 euro.

L’azione di contrasto delle Fiamme Gialle al fenomeno dell’impiego di manodopera in nero nel settore vitivinicolo continua nell’ambito del più ampio piano di azione a tutela del distretto industriale di Canelli/S.Stefano Belbo.