Un nuovo modello di sviluppo nel futuro dei giovani Coldiretti

Nell'incantevole cornice della chiesetta romanica di San Nazario a Montechiaro d'Asti, presso l'agriturismo omonimo, si è tenuta ieri l'Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti Asti.

“Le idee per nutrire il Pianeta”, in perfetto “tema expo”, questo l’originale titolo dato all’incontro dagli agricoltori under 35, con ospite d’onore la delegata nazionale Giovani Impresa Coldiretti, Maria Letizia Gardoni. Si è fatto un parallelismo fra quanto sta accadendo ad Expo 2015 con la sottoscrizione della Carta di Milano e l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Si’”.

Circa 150 giovani, guidati dal delegato provinciale, Danilo Merlo, hanno seguito attentamente il dibattito ed esposto nuove soluzioni ed idee per il futuro del settore primario. Ne hanno discusso anche con la presidente di Coldiretti Piemonte, Delia Revelli, il presidente provinciale e vice presidente regionale Coldiretti, Roberto Cabiale, il teologo morale, delegato per l’evangelizzazione e la catechesi nella Diocesi di Asti, don Marco Andina, l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero.

Al dibattito sono anche intervenuti Valentina Binno, delegata regionale Coldiretti Giovani Impresa, Antonio De Concilio, direttore regionale Coldiretti, il Sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo.
Hanno poi portato le loro esperienze i giovani imprenditori agricoli Alberto Brosio, apicoltore ed ex attore, Francesco Negro da un anno e mezzo titolare di una Agrimacelleria, Micaela Soldano ex bancaria e oggi felice imprenditrice agricola a Villafranca d’Asti e Francesco Maccario orticoltore e neo presidente della cooperativa Orto Piemonte.

“Siamo veramente soddisfatti – ha commentato Danilo Merlo – per l’alta partecipazione dei giovani agricoltori astigiani e per i tanti esempi di idee innovative già concretamente attivate. Ad esempio, l’esperienza portata da Alberto Brosio che, venuto via da Hollywood e da Beautiful, ha intrapreso l’attività di apicoltore, è l’emblema dei valori a cui oggi fanno riferimento i giovani impegnati in agricoltura. Siamo anche consapevoli di come molti dei suggerimenti di Papa Francesco e della Carta di Milano, siano già concretamente attuati da Coldiretti e che quindi occorra lavorare per incanalare tutta la nostra società verso certi principi e valori”.

“La sfida di noi giovani per l’agricoltura italiana – ha detto Maria Letizia Gardoni – è di individuare e costruire un nuovo modello di sviluppo che possa permettere di nutrire e sostenere le nuove generazioni e il pianeta. Coldiretti sta interpretando al meglio la “Carta di Milano”, attuando, già da anni, un progetto tendente a portare sostenibilità economica alle aziende e, soprattutto, sostenibilità ambientale. Abbiamo la convinzione che le aziende agricole creano non solo produzione e quindi ricchezza e reddito, ma soprattutto gestiscono un bene comune: il paesaggio, il cibo, la tradizione e la cultura”.

“Ho constatato con piacere – ha sottolineato don Andina al termine del dibattito – come nel mondo Coldiretti e dei suoi giovani ci sono tante iniziative che vanno esattamente nella direzione indicata dal Papa nella sua enciclica, come la creatività, l’imprenditorialità, la capacità di creare lavoro, il rispetto dell’ambiente. Tutti valori assolutamente fondamentali per dare un futuro all’agricoltura, e non solo”.