Lega Nord Asti: Soppressione Ente Parchi Astigiani è l’ennesimo scippo al nostro territorio dalla giunta Chiamparino ”Torino centrica”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento della Lega Nord Asti sull'accorpamento dell'Ente Parchi astigiano con un ente torinese. 

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“La Lega Nord di Asti attraverso il Segretario Provinciale Andrea Giaccone  esprime netta contrarietà alla programmata soppressione dell’Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane per il suo accorpamento  all’interno di una nuova figura amministrativa denominata  , e che avrà sede alle Vallere di Moncalieri.

Dichiara Giaccone: “Dopo i casi dell’ospedale di Asti e dell’ospedale della Valle Belbo, assistiamo all’ennesimo atto di arroganza di un’amministrazione regionale che si connota sempre di più per avere un atteggiamento di disinteresse verso il territorio non torinese.

L’ente parchi deve mantenere una sua unicità di “governance” delle aree protette astigiane, soprattutto per la specificità paleontologica che ne caratterizza la sua “mission”: la Giunta Chiamparino, anziché continuare ad accorpare enti (interessante sarebbe capire nella fattispecie quale contiguità esista con l’ente torinese) sarebbe opportuno che pensasse a valorizzare e lasciare sviluppare le peculiarità turistico culturali del Piemonte, affinché possano costituire nuova linfa economica dei territori piemontesi, che non siano Torino e relativo hinterland.

Da tempo la stessa Università di Torino (Dipartimento di Scienze Sociali) ha presentato un progetto di costituzione di un Distretto Paleontologico nell’astigiano per contribuire alla valorizzazione del sistema economico del territorio.

Allo stesso modo il Museo Paleontologico astigiano cadrebbe sotto la tutela del Museo delle Scienze Naturali di Torino. Nulla contro la collaborazione a livello scientifico (peraltro già in corso su iniziativa costante dell’Ente astigiano), ma riteniamo che il Museo Paleontologico, finanziato anche con fondi astigiani, meriti un trattamento ben diverso che lo porti ad essere, in sinergia con le aree protette, un vero polo attrattivo nell’ambito di un più ampio progetto di distretto paleontologico.

Lo schiaffo – conclude Giaccone – fa ancora più male alle popolazioni che vivendo nella vicinanza dell’area protetta di Valleandona e Valle Botto, dopo decenni di lotta, ottennero la chiusura della discarica di Valle Manina (ora situata entro i confini del parco) e non sono stati in alcuna maniera consultati: astigiani che lottarono duramente per l’affermazione del parco contro la discarica e per i quali solo il rilancio dell’area protetta  a vocazione paleontologica potrà rappresentare una irripetibile occasione di sviluppo sostenibile”.

Lega Nord Asti

 

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