La Fondazione Cr Asti sostiene il Tavolo tecnico contro il dissesto idrogeologico dell’Astigiano

 Ha ottenuto il plauso del consiglio d’amministrazione della Fondazione Cr Asti il lavoro del Tavolo tecnico contro il dissesto idrogeologico, promosso di recente dalla Provincia di Asti.

Intervenuto stamane in conferenza stampa, insieme al presidente della Provincia Marco Gabusi, il presidente Michele Maggiora ha confermato piena adesione e disponibilità, nei confronti di un progetto con cui l’Ente provinciale intende salvaguardare il territorio, con la preziosa collaborazione di Ordini e Collegi professionali tecnici. 

Nessuna esitazione a sostenere un progetto che per noi è prioritario – ha osservato Maggiora – perché è nato per preservare il nostro territorio. Nonostante i tagli alle risorse operati dallo Stato nei confronti delle fondazioni bancarie (al nostro territorio sono stati sottratti ben 4 milioni di euro), non ci tiriamo indietro davanti a un progetto concreto, promosso per proteggere i paesaggi dell’Astigiano”. E’ di 30 mila euro il contributo che la Fondazione Cr Asti ha stanziato per le rilevazioni e lo studio dei progetti d’intervento e di recupero paesaggistico.

“Ora si tratta di lavorare, grazie al contributo della Fondazione Cr Asti – ha commentato la consigliera provinciale Angela Quaglia, promotrice del Tavolo – per creare modelli d’intervento che rispettino ambiente, paesaggio, territori e che siano il più possibile risolutivi ed efficaci. Il nostro ambiente è splendido, ma assai fragile. Interveniamo cercando di operare sulle cause delle frane, per creare le condizioni di superamento del problema. Non dimentichiamo che ai nostri paesaggi è giunto il riconoscimento dell’Unesco e che questo ci stimola a lavorare ancora di più e meglio per conservare, valorizzare e promuovere le nostre terre, creando al contempo le condizioni per rendere più sicure le strade, garantendo ai cittadini e ai visitatori una migliore percorribilità”.

E’ dunque pienamente operativo il Tavolo tecnico, che riunisce, oltre alla Provincia di Asti e alla Fondazione Cr Asti, gli Ordini professionali di Dottori Agronomi, Architetti, Geologi, Ingegneri e i Collegi professionali dei Geometri e dei Periti agrari. I tecnici sono da tempo al lavoro, per mappare i movimenti franosi avvenuti nell’Astigiano e costruire modelli di intervento.