E’ Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana il patriarca festeggiato a Sessame

Sabato 18 luglio è stato festeggiato a Sessame il Sig. Cesare Tardito, nato nel 1915 proprio a Sessame.La moglie Palmina è mancata nel 2012 all'età di 92 anni. Ha due figli, Luigi e Maria Teresa, e tre nipoti, Irene, Marco e Marcello e quattro pronipoti.

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E’ un po’ imbronciato in questi ultimi  tempi e si rammarica perchè i suoi figli non vogliono più che lavori tra i filari e in più, l’anno scorso, gli hanno impedito di rinnovare la patente, “Io potrei guidare benissimo,  – dice con un po’ di tristezza – ma loro non vogliono proprio“.

Racconta di quando le vigne si lavoravano in un modo diverso e decisamente più faticoso, di quando d’inverno con le zappe bisognava rompere il ghiaccio o la neve indurita per scassare la terra intorno alle viti oppure in vendemmia, senza i macchinari di cui si dispone adesso, le ceste venivano portate tutte sulle spalle. Di vendemmie ne ha fatte settantacinque.
Poco prima di partire  per la guerra, in Africa, arrivò la notizia che avevano accettato la sua domanda nei carabinieri e quindi prestò servizio a Cuneo dove rimase fino alla fine della guerra.
Cesarino nel 1956 diventò sindaco di Sessame e rimase tale fino al 1994. Nel 1990 è stato nominato Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana.

A consegnargli la pergamena di Patriarca della Provincia il Consigliere Provinciale e sindaco di Nizza Flavio Pesce e il sindaco del Comune di Sessame Paolo Milano alla presenza del Vescovo di Acqui, Mons. Micchiardi.

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