Dal recente passato al prossimo futuro, la Festicamp Cia compie trent’anni e racconta l’agricoltura

La Festicamp della Cia di Asti compie trent’anni.

Dalla prima edizione, svoltasi nel 1986 ad Incisa Scapaccino con il nome di Festa per l’agricoltura, molta acqua è passata sotto i ponti e proprio per questo l’annuale incontro dei soci della Confederazione italiana agricoltori ripercorrerà, sotto la guida di Italo Mussio, presidente per oltre un ventennio dell’organizzazione professionale astigiana, la storia recente della nostra agricoltura, andata di pari passo con la crescita della Cia. 

Sede dell’evento, in programma sabato 18 Luglio, sarà quest’anno l’Istituto Tecnico Agrario “G. Penna” di Asti, sui cui terreni si sta completando proprio in questi giorni l’opera di impianto di un vigneto didattico voluto e progettato dall’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) e dalla stessa Cia. 

Una festa, dunque, che richiama ad un importante passato, ma che vuole anche analizzare il presente e progettare un futuro che si spera possa fornire certezze più solide e promettenti di quanto non proponga un presente caratterizzato da una profonda crisi del settore. 

L’ormai tradizionale incontro che precede lo svolgimento dell’Assemblea provinciale e la cena degli associati, quest’anno pensato come un piccolo talk-show campagnolo, avrà inizio alle 17 e si intitola “La Cia e l’agricoltura che cambia. 1980-2015: trentacinque anni con gli agricoltori  astigiani e…” con la conduzione, come già accennato, di Italo Mussio, e le testimonianze di alcuni dei protagonisti della vita dell’organizzazione degli ultimi decenni. Sono previsti anche gli interventi di Secondo Scanavino, successore di Mussio ed oggi presidente nazionale della Confederazione, e Alessandro Durando, alla guida della Cia astigiana dal Gennaio dello scorso anno.

Alle 20,30, nell’area all’aperto dell’Istituto, la Cena della Festicamp, aperta a tutti i soci, accompagnata da buona musica e, volendo, anche da qualche ballo in libertà. Nel corso della serata sarà consegnato, secondo una consuetudine che dura dal 1987, l’Agrestino, il riconoscimento che la Cia astigiana attribuisce ogni anno ad una personalità che si sia distinta nell’opera di valorizzazione e salvaguardia del lavoro agricolo e dell’ambiente rurale. Seguiranno le premiazioni dei vincitori delle gare sociali a carte (Memorial Ilario Violardo) ed a bocce (Memorial Luigi Meraldi). Nel primo si è imposta la coppia Felice D’Auria e Roberto Pedrotti (zona di Asti), mentre nel secondo la vittoria è andata alla quadretta istituzionale Cia Asti formata da  Porta, Giordano, Dagna e Dipaola.