Congedo parentale INPS: per il 2015 elevato da 8 a 12 anni

Buone notizie dall’Inps per mamme e papà. 

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La Consigliera di Parità della Provincia di Asti informa che è aumentata a 12 anni (prima era di 8) l’età dei figli per i quali i genitori possono fruire del congedo parentale. Sono aumentati anche i limiti temporali di indennizzo, a prescindere dalle condizioni di reddito.

E’ l’Inps, con la circolare n. 139 del 17 luglio scorso, a fornire le istruzioni, che applicano le disposizioni del Decreto legislativo n. 80 del 18 giugno. Lavoratori e lavoratrici dipendenti possono quindi fruire delle aspettative retribuite per figli di età fino a 12 anni: questo per il periodo tra il 25 giugno e il 31 dicembre. Per i prossimi anni, occorrerà attendere gli appositi decreti, che dovranno individuare la copertura finanziaria per i benefici previsti dalla riforma.

Resta invece invariato il periodo massimo di fruizione del congedo parentale:

– 6 mesi, elevabili a 7, nel caso in cui il padre lavoratore dipendente fruisca di almeno 3 mesi di congedo parentale;

– 10 mesi, complessivo tra i genitori, elevabili a 11, nel caso in cui il padre fruisca di congedo parentale per un periodo non inferiore a 3 mesi;

– 10 mesi, in caso di genitore solo.

La disposizione trova applicazione anche per i casi di adozione, nazionale e internazionale, e di affidamento. Pertanto, per l’anno 2015, il congedo parentale può essere fruito dai genitori adottivi e affidatari, qualunque sia l’età del minore, entro 12 anni (e non più 8 anni) dall’ingresso del minore in  famiglia. Rimane fermo che il congedo non può essere fruito oltre il raggiungimento della maggiore età del minore.

 

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