Ad Asti l’estate più calda di sempre, il Tanaro è in secca

Asti, Malesia. Si potrebbe sintetizzare così il clima di questo torrido mese di luglio nell'Astigiano, che si candida a diventare uno dei più caldi di sempre da quando esistono le rilevazioni climatiche.

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Stante i dati registrati, luglio nella nostra città nel mese in corso non ha mai visto scendere la colonnina di mercurio sotto i 30 gradi di massima e i venti di minima.

Notti tropicali, insomma, che legate alla sensazione di afa, hanno fatto percepire temperature oltre i 40 gradi. Per arrivare a caldi così infernali, non regge neanche il paragone con il 2003, estate lunga e calda che tutti ben ricordano, ma senza picchi di calore nel mese di luglio come quelli di questi giorni. Bisogna tornare al 1983, ovvero 32 anni fa, quando il luglio di quell’anno ha riservato picchi di calore simili come portata. Oltre ai comuni mortali, ovviamente, a soffrire sono anche i fiumi: il livello del Tanaro è sceso ad un livello idrometrico record, ben un metro sotto lo zero idrometrico (alla stazione di Alba previsto a 157,21 mslm).

Una situazione, ovviamente  che sta influendo sensibilmente anche i livelli del Po, a Cremona (dati di oggi 20 luglio a cura della AIPO),  la secca segna -7.32 metri sotto lo zero idrometrico, a Pontelagoscuro -6.56 metri,  Casalmaggiore, -4.53 metri, Casale Monferrato -4.04, Boretto -3.64 metri, al Ponte della Becca a Pavia -3,32 metri.

Visto dal ponte di corso Savona, il fiume è evidentemente in secca, con ampie zone di letto ormai emerse dal corso del fiume. Le ultimissime previsioni purtroppo non sono confortanti: nel fine settimana la perturbazione prevista si tramuterà in poco più di una “strisciata” sui rilievi montani. In pianura, tutt’al più, sono previsti temporali a macchia di leopardo e qualche grado in meno, in attesa di una nuova rimonta altopressoria (ma con termiche più umane) per l’inizio della prossima settimana.

Un clima che certo non riuscirà a risolvere questa estate che sta sempre più prendendo i contorni di una emergenza. 

Alessandro Franco

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