Tagliato il nastro per il nuovo museo della Divisione Italiana Partigiana Garibaldi

Alla presenza di un foltissimo pubblico Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe dei due mondi, e il sindaco Fabrizio Brignolo hanno tagliato il nastro per l’inaugurazione a Palazzo Ottolenghi del Museo della ”Divisione Italiana Partigiana Garibaldi”, che raccoglie ad Asti cimeli inestimabili precedentemente custoditi a Firenze e Roma.

Il Museo fa di Asti l’unico centro che raccoglie i cimeli e le testimonianze di questa esperienza straordinaria, rappresentata dalla scelta operata dai militari italiani (parte della Taurinense e della Divisione Venezia) che dopo l’8 settembre hanno deciso, con una sorta di referendum improvvisato, di combattere a fianco dei partigiani di Tito contro i tedeschi.

“La scelta di inaugurare il 2 giugno è stata doppiamente felice –ha spiegato Annita Garibaldi, presidentessa dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini- perché è al tempo stesso la festa della Repubblica Italiana e l’anniversario della morte di Giueppe Garibaldi”. L’inaugurazione del museo è stata preceduta da un’affollata presentazione nel salone di Palazzo Mazzetti, dove è stato anche proiettato un documentario di Rai Storia, contenente l’intervista all’astigiano Carlo Bortoletto, che ha militato nella Divisione Garibaldi ed è stato presidente dell’associazione dei volontari e reduci.

Il Sindaco Fabrizio Brignolo ha voluto ricordare la figura di questo valoroso astigiano e ha ringraziato sia la famiglia che ha promosso il trasferimento del museo ad Asti che l’Associazione per la fiducia accordata alla nostra Città. “Arricchire di un altro museo la Città è un passo importante non solo per il valore storico e culturale, ma anche economico: la cultura è per noi astigiani,
insieme al vino, il nostro petrolio” ha dichiarato il sindaco.