Cgil Asti:”L’astigiano modello di accoglienza e integrazione dei migranti”

La CGIL Asti interviene sulla questione migranti, partendo dalle dichiarazioni di Sergio Chiamparino, Presidente del Piemonte e della Conferenza delle Regioni che sostiene sia compito della politica aiutare le comunità a capire la questione morale che c’è dietro all’accoglienza dei profughi.

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“Siamo felici di vivere in una Regione del Nord – dichiara la CGIL Asti – la cui dirigenza pronuncia le sagge parole di Chiamparino. Ancora di più di vivere in un territorio, l’astigiano, che ha lanciato un modello di accoglienza e integrazione che viene studiato a livello nazionale: inserimento di piccoli numeri di persone in piccoli e piccolissimi centri urbani, quando ci si riesce addirittura in case private, in modo da facilitare la reciproca conoscenza, il superamento di diffidenze e paure da parte dei residenti, e responsabilizzando le persone che vengono accolte.

 

Ovviamente, nelle Regioni governate così male ci sono sicuramente tante ottime persone indegnamente rappresentate. Mentre il Sud Italia conferma la storica attitudine all’ospitalità e al calore umano che ha sempre contraddistinto le regioni meridionali. E Lampedusa si meriterebbe il Nobel per la pace!” 

“Mafia Capitale – continua il sindacato nella nota stampa diramata – ha dimostrato le speculazioni che si possono fare sulla pelle dei migranti, e ricordiamo che i fondi stanziati non vengono dati ai migranti medesimi ma alle strutture che li gestiscono. Nei casi peggiori, ci sono ruberie/scandali/sfruttamenti. Nei casi sani (tante ottime cooperative) i soldi vengono ben spesi, ma servono comunque soprattutto a pagare addetti italiani, sono posti di lavoro per gli italiani. 

Come Cgil, i lavoratori migranti per noi sono lavoratori come tutti gli altri, con pari diritti e pari doveri. Abbiamo uno sportello presso il nostro patronato Inca, per assisterli nelle pratiche specifiche che li riguardano. Per il resto, hanno gli stessi problemi contrattuali, salariali, di occupazione, che hanno tutti i lavoratori di questo mondo. Tra l’altro, l’Inca-Cgil di Asti ha lanciato la proposta di istituire un presidio a rotazione con altri patronati presso il Cpia (formazione per adulti, dove c’è una forte presenza di stranieri) di Asti, proposta che ha ricevuto la piena condivisione da parte del preside Bianchino. E lì forniremo assistenza e informazione a italiani e stranieri, secondo necessità”.

Sulla questione, Don Ciotti ha esortato ad “Alzare la Voce” e la Cgil di Asti ribadisce che “sentiamo nostro dovere accogliere l’esortazione di Don Ciotti e far sentire la nostra voce, perché stiamo rischiando che abbiano spazio solo le voci di odio, intolleranza e cialtroneria, e non va bene. Ci auguriamo che in tanti si facciano sentire”. 

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