Asti Teatro targato Delbono: un viaggio tra passione, amore e fede

E' stata presentata ieri in Sala Pastrone l'edizione 2015 di Asti Teatro. Per molti aspetti si tratta di un vero e proprio "reboot", per usare un termine in auge nelle fiction, del Festival, con un nuovo avvio e un nuovo direttore artistico, il regista teatrale Pippo Delbono che ha personalmente curato e scelto gli spettacoli del cartellone".

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Quando ho accettato di dirigere il festival di Asti – dichiara Delbono – ho pensato innanzitutto al bisogno di fare qualcosa per aprire la visione del teatro: un incontro tra esseri umani. Per questo ho chiesto a degli amici che operano in arti diverse, quali il teatro, la danza, la musica, il cinema, l’arte contemporanea, la politica, di sostenere questa idea di festival che nel biennio 2015/2016 dovrà svilupparsi”. Questa visione avverrà attraverso tre parole, che saranno la chiave del Festival: passione, amore, fede.

Ed è con questa chiave di lettura che Asti Teatro 2015 conterrà una contaminazione tra diversi stili e generi. Si inizia mercoledì 24 giugno al Palco Teatro Alfieri con il monologo Muri. Prima e dopo Basaglia scritto da Renato Sarti e prodotto dal Teatro della Cooperativa in collaborazione con il Mittlefest. Un testo particolare, che Sarti ha scritto nel trentennale dell’entrata in vigore della Legge Basaglia, raccogliendo la testimonianza degli infermieri. Sempre il 24 giugno si inaugura Ma mère et les autres, prima mostra/performance di Pippo Delbono. visita guidata attraverso un labirinto di tende di plastica, schermi, musica e video.

Da giovedì 25 giugno, la la fotografa polacca Monika Bulaj esporrà alla Cascina de Racconto i suoi incredibili reportage di popoli nomadi, migranti, intoccabili, diseredati, in Asia, Europa e Africa. Giovedì 25 giugno, François Koltès, architetto e documentarista, porterà una installazione sul dramma quotidiano dei clandestini.Venerdì 26 giugno al Teatro Alfieri ci sarà lo spettacolo Débords. Réflexions sur La Table Verte della coreografa Olga De Soto che si rifarà alla Le table verte creata nel 1932 dal coreografo tedesco Kurt Jooss.Letizia Battaglia, fotografa e fotoreporter palermitana porterà ad Asti due mostre: Gli irriducibili – allestita da venerdì 26 giugno – omaggi-decoupage ai grandi spiriti liberi del mondo, e Pasolini alla casa della madre – allestita da sabato 27 giugno – con le straordinarie fotografie che la fotografa siciliana

Sabato 27 giugno sarà invece di scena la Rabbia uno degli spettacoli cult di Pippo Delbono, con la partecipazione di Vladimir Luxuria. Sabato 27 giugno Glen Çaçi, giovane coreografo italo-albanese, porterà in scena una riflessione sull’identità culturale post comunista con KK. I’m a kommunist kid. Sempre sabato 27 giugno al Battistero di San Pietro le Voci Nomadi gruppo vocale nato dall’incontro del canto a Tenore Sardo col canto difonico della Mongolia.

Domenica 28 giugno alla Cascina del Racconto l’artista spagnola Teresa Larraga, porterà in scena i ritmi spagnoli di Boleros. Salvino Raco metterà in scena Anna Politkovskaja con un testo crudo nei contenuti e nel linguaggio: una storia di amara emarginazione e di feroce violenza sui più deboli (domenica 28 giugno, Michelerio). Domenica 28 giugno inaugurerà anche la sezione dedicata al cinema (Sala Pastrone – Teatro Alfieri) che propone due film-documento. Il primo Il grande silenzio di Philip Gröning, documentario sul monastero della Grande Chartreuse, sulle Alpi francesi. Quindi Una nobile rivoluzione di Simone Cangelosi.

Igor Pison, porterà in scena lunedì 29 giugno Rosso Venerdì di Roberto Cavosi, con un’intrigante struttura drammaturgica di “monologo a più voci” intrecciando diversi flussi di coscienza che si compongono in una storia attuale. Lunedì 29 giugno ospiti ad Asti Teatro Dervisci Rotanti – Galata Mevlevi Ensemble. simbolo del misticismo orientale, e della mistica Sufi, componente più intimamente pura dell’Islam.

Martedì 30 giugno calerà il sipario sulla 37ma edizione del Festival con un evento in cui cinema e teatro si fonderanno: circa venti profughi del Centro astigiano saranno i protagonisti della prima tappa del nuovo lavoro cinematografico e teatrale di Pippo Delbono sul Vangelo.

Alessandro Franco

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