Passepartout riflette sulla guerra, dal 6 al 14 giugno presso la Biblioteca Astense

Prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco, che ha recentemente parlato di una terza guerra mondiale a pezzi, davanti al proliferare di conflitti molecolari ma sanguinosi, tra le vicende ucraine e le barbarie dell'Isis, sarà proprio il tema della guerra a fare da sfondo all'edizione 2015 di Passepartout, che si terrà presso la nuova biblioteca astense (all'università in caso di maltempo), dal 6 al 14 giugno 2015.

La rassegna culturale organizzata dalla Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti ha infatti scelto il titolo “1945 – 2015: la guerra è finita?”, cogliendo come spunto i settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale e i cento dall’entrata dell’Italia nella Grande Guerra.

Nutrito come sempre il parterre di relatori, selezionati dal direttore scientifico della rassegna Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine Piemontese dei Giornalisti.

“Come sempre – ha affermato – abbiamo tenuto in considerazione un unico criterio: quello della massima qualità possibile. Il nostro progetto, come sempre, è quello di indagare a 360 gradi sui grandi temi che ci circondano, con una pluralità di voci, in un perfetto esempio di nuovo umanesimo. Vorrei molto, e spero che questo non rimanga solo un sogno, che questa città prenda coscienza di sé  e dei suoi valori, e si risvegli da questo torpore che non fa apprezzare appieno il grande appeal delle proposte culturali che vengono proposte”

Si inizia sabato 6 giugno (ore 21) con “Orizzonti di pace” dialogo tra il corrispondente della Stampa da Gerusalemme Maurizio Molinari e i poeti, rispettivamente israeliano ed irakeno, Ronny Someck e Salh Al Hamdani.

Domenica 7 giugno triplo appuntamento. Alle ore 11 Sergio Romano con “La crisi ucraina: Rimpiangeremo la guerra fredda?”, alle 18 Manlio Graziano con “Guerre Sante e Sante alleanze” e alle 21 Luciano Canfora con “Krieg der Geister: la guerra degli spiriti incominciò nel 1914 e non è ancora finita”.

In settimana tutti appuntamenti alle ore 21: l’8 giugno il sindaco di Torino Piero Fassino con “Le sfide politiche della globalizzazione”, il giorno seguente Stefano Bartezzaghi “Guerra e pace tra le parole”, il 10 giugno Loretta Napoleoni con “Costo della guerra, costo della pace”, l’11 giugno Maurizio Ferraris con “Mobilitazione totale”, il 12 Ernesto Galli della Loggia con “La guerra e l’Europa, una storia oramai impensabile”. Sabato 13 giugno doppio appuntamento alle 18 con Don Ciotti “Dalle narcomafie alle mafie imprenditrici” e alle 21 Romano Prodi con ” Cina – America: la sfida del potere”. Si chiude il 14 giugno con “Il feroce Saracino: L’Islam nell’immaginario contemporaneo”, a cura di Pietrangelo Buttafuoco.

“Come sempre, la parte migliore della rassegna è il punto interrogativo nel titolo – ha affermato Massimo Cotto nella presentazione – la cultura non fabbrica risposte ma suscita grandi interrogativi. E’ questo il bello di una rassegna come Passepartout”.

“Anche quest’anno siamo riusciti a concludere una rassegna di spessore – così Roberta Faletti, presidente della biblioteca – riuscendo ad avere molti ospiti illustri per un tema che speriamo possa interessare il grande pubblico”.

Alla rassegna farà seguito una mostra fotografica “France ed Italie, les jornaux de la Grande Guerre”, con foto e documenti sui rapporti tra i due paesi durante la prima guerra mondiale. Per la prima volta verrà messo in campo poi un laboratorio in cui i giornalisti delle testate locali incontreranno gli allievi delle classi quarte degli istituti superiori astigiani per discutere insieme delle tematiche dei relativi incontri e produrre poi un articolo di giornale da utilizzare nelle tesine di maturità.

Alessandro Franco