Nel nuovo piano industriale di ASP 23 milioni di investimenti nei prossimi 5 anni

Presentato questa mattina in Comune il piano industriale dell'Asp 205-2019. "Nei giorni scorsi si è parlato del teleriscaldamento, progetto che ha permesso la proroga dei contratti - ha affermato il sindaco - ma questo non è il solo ambito in cui la nostra azienda si sta muovendo in questi mesi. L'intenzione della nostra amministrazione è quella di mettere in atto politiche che sempre di più fanno diventare l'Asp un motore dell'economia locale”.

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“Lo Sblocca Italia cerca di dare impulsi per quello che riguarda le albergazioni. Asp sarà una realtà non solo per Asti, ma integrerà la realtà astigiana con quella alessandrina – ha affermato Paolo Romano, presidente di Nos, la holding di aziende che detiene il 45% di Asp. – il futuro riserva grandi sfide, come il teleriscaldamento che metterà la nostra azienda in competizione con i grandi gestori di energia e il nuovo piano idrico integrato, che farà fare ad Aso grandi investimenti sul territorio”.

“L’andamento economico dell’azienda prevede un utile netto da 300mila euro odierni ai 500mila euro nel 2019 – ha detto Paolo Golzio, amministratore delegato Asp – sono previsti investimenti per quasi 23 milioni di euro per i prossimi cinque anni, con un 56% sul settore idrico e fognario. Altri fondi invece saranno utilizzati per il riammodernamento della flotta dei mezzi pubblici”. Stabile anche la situazione occupazionale, sulle 370 unità: l’indebitamento si ridurrà invece dagli attuali 19 milioni a 13 milioni.

“Continueremo ad investire nella città – conclude Golzio – ma nello stesso tempo con l’assetto societario ridurremo i debiti senza chiedere ulteriori fondi ai soci. Credo che questo sia l’elemento saliente del piano industriale. La nostra “mission” è quella di investire sui servizi storici per mantenerli a livelli di qualità ed eccellenza a prezzi sempre più contenuti”. Nello specifico, Asp vorrà in futuro acquisire quote di mercato nel servizio di cremazione cimiteriale, oltre ad una maggiore attenzione al decoro urbano. Sul settore dei trasporti, Asp è riuscita a mantenere il servizio sugli stessi standard  con una riduzione di fondi e personale, ma la sfida sarà quella di una maggiore integrazione tra trasporto urbano ed extraurbano.

“La parola più ricorrente nel nuovo piano industriale è la parola “sfida” – afferma Paolo Bagnadentro, presidente di Asp – gli anni passati hanno portato a una presenza importante dell’azienda su altri territori. Ora però dobbiamo concentrarci sulle nuove importanti sfide come il teleriscaldamento e l’implemento delle ITC, informazioni sulle telecomunicazioni, con importanti innovazioni sul settore mobilità. E’ un piano prudente, con una azienda che si comporta come una sorta di Giano Bifronte: guardando al futuro e consolidando i settori in cui è già leader.

Alessandro Franco

 

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