Per la Provincia una primavera difficile, tra chiusura di strade e rischio esuberi

Non sarà una primavera facile per la Provincia di Asti, orfana ormai da alcune settimane del suo Presidente decaduto dalla carica per incompatibilità.

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Prima di Pasqua è arrivato il grido di allarme da parte della consigliera Angela Quaglia, che ha richiesto ufficialmente lo stato di emergenza per la Provincia: servono 30 milioni di euro per rimettere in pristino le strade di pertinenza della Provincia, altrimenti la situazione potrebbe incominciare a peggiorare.

Si parla anche della chiusura di strade importanti, come la galleria dei Molini di Isola,snodo fondamentale tra la tangenziale di Asti e l’Asti – mare.

Nel 2012 la gestione è passata alla Provincia di Asti, senza che questa avesse i fondi e i mezzi per gestire una struttura di tale portata ( e infatti per la manutenzione l’Ente deve rivolgersi ai mezzi dell’autostrada). Se non arrivano i soldi,si potrebbe ventilare anche una chiusura, che ovviamente riporterebbe il centro di Isola nelle situazioni di criticità precedenti all’apertura del passante. E molte strade, poi, sarebbero a rischio percorrenza per motorini e ciclisti.

Preoccupazioni anche sul fronte interno, con esuberi di personale stimati sulle 116 unità su 311 lavoratori, in seguito alla legge di stabilità del 2015. 

Per capire l’esatta entità dei tagli bisogna aspettare una legge quadro della Regione, che doveva definire le varie competenze degli enti ed eventualmente riassegnare i dipendenti in esubero ad altre amministrazioni. Ma se i tagli sono in essere incombe grave la minaccia che molti dipendenti potrebbero trovarsi senza stipendio a breve. Un bilancio, quello della Provincia, che negli anni a venire sarà sempre più massacrato al miliardo nel 2015, si aggiungeranno tagli per  2 miliardi nel 2016 e 3 miliardi a decorrere dal 2017.

 

Alessandro Franco

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