La Provincia chiede lo stato di calamità alla Regione per la viabilità

"La situazione della viabilità nella provincia di Asti è molto grave - questo l'appello lanciato dall'assessore Angela Quaglia durante una conferenza stampa in provincia questa mattina - sono infatti molte le frane sul territorio e le situazioni di rischio dove non possiamo intervenire per mancanza di fondi strutturali.

Ed è un vero peccato vedere il territorio dell’astigiano in questo stato, soprattutto in questa stagione dove la primavera rende ancora più bello il nostro paesaggio”.

La Provincia, in passato, ha mandato numerose richieste alla Regione per ottenere fondi straordinari per la manutenzione della viabilità, ma non ha mai ottenuto risposte. Sono oltre quaranta le frane che stanno interessando i territorio della Provincia in questo momento, con cinque chiusure di strade che stanno interessando le strade provinciali. Di queste, tre saranno risolte prima di Pasqua, mentre per le altre bisognerà aspettare degli interventi più risolutivi.

La Provincia ha speso due milioni di euro per ripristinare la viabilità, ma le spese per il ripristino delle condizioni delle strade ha un prezzo ben più elevato per ripristinare i 1300 km di strade di competenza della Provincia.

“Chiediamo alla Regione una maggiore sensibilità per la tutela del territorio. in maniera tale da tenere insieme le nostre colline che stanno franando. Con la stessa richiesta alla Regione, vorremmo che la Provincia di Asti fosse inserita nelle aree soggette a calamità naturale, il che potrebbe farci beneficiare di alcuni finanziamenti da parte dello Stato”.

“Con i sindaci – continua la Quaglia – cerchiamo di collaborare per le situazioni più emergenziali: ma ovviamente non sono interventi risolutivi. Smettiamola di parlare di economia e turismo se non riusciamo a riparare le strade”.

Unanime è il grido dei sindaci del territorio, come quelle di  Miralena Ciravegna, sindaco di Maranzana, che ha chiesto con forza fondi alla Regione ” Noi, gente dei paesi, siamo la parte migliore dell’Italia – ha affermato – non incattiviamo il carattere mite dei nostri paesani”.

Alessandro Franco