Grazzano Badoglio, la grande festa continua

Grazzano Badoglio attende i visitatori di Golosaria 2015 con una serie di eventi e manifestazioni da leccarsi i baffi, dalle degustazioni di ottimi vini alle visite guidate agli storici monumenti grazzanesi fino alla la distribuzione della "Zuppa dell'abate" e il taglio della “Torta di Aleramo”.

Domenica 19 aprile

Dalle ore 9,30 alle 17,30 Apertura con visite guidate alla Chiesa Parrocchiale (tomba di Aleramo e chiostro romanico) e al Museo Badoglio e “I giardini di Primavera” visite a corti e cortili delle più belle dimore del paese e di alcuni infernot, caratteristiche cantine sotterranee scavate nel tufo riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Presso ogni dimora assaggi e degustazioni delle Aziende Agricole vitivinicole grazzanesi: Casa Badoglio con all’interno il Museo storico militare, recentemente ampliato con nuovi locali e riallestito; Chiesa dei SS. Vittore e Corona con l’annesso chiostro dell’abbazia aleramica recentemente restaurato dove, per la giornata di Golosaria, dalle ore 17 sarà distribuita ‘La zuppa dell’abate’; Tenuta Santa Caterina, antica dimora della potente famiglia dei Plebano, con i suoi bellissimi giardini all’italiana.

Possibilità di visita dell’infernot scavato a 17 metri sotto il livello della corte; Casa Della Chiesa Morra oggi Brion, con il magnifico cortile porticato, vera terrazza sulla vallata;  Casa Redoglia, già antica residenza delle suore francesi di Nevers con le sue secolari magnolie. Nelle vicinanze possibilità di visita infernot Casa Momo, con grande camera circolare; La Carusera visita della corte del ‘deposito delle carrozze’, rustico restaurato di Palazzo Cotti; Infernot casa Mosso-Redoglia e infernot casa Monti-Colombaro in Piazza Cotti; Infernot casa Alasio; Infernot casa Trombetta Via Della Chiesa Morra.

Il Monferrato è nato qui e qui si concluderà la manifestazione Golosaria con la distribuzione della ‘Zuppa dell’abate’ e il taglio della Torta di Aleramo alle ore 17 nei locali del chiostro. Saranno protagonisti i vini dei produttori locali: la barbera, regina della tavola monferrina, e poi grignolino, freisa, malvasia. Non mancheranno il salame alla barbera, antica specialità monferrina, presente nella Guida critica golosa di Paolo Massobrio e l’indimenticabile salame cotto grazzanese.