Commissariata la sezione astigiana di Rifondazione a causa di un trasferimento di fondi vietato dallo Statuto del partito

Un trasferimento di fondi (circa diecimila euro), vietato dallo Statuto del partito,  da quelli nella disponibilità del Partito Rifondazione Comunista ad un'altra associazione, le cui finalità erano il sostegno economico per i prossimi appuntamenti elettorali che vedevano la sinistra impegnata in una campagna elettorale.

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E’ per questo motivo che la locale sezione di PRC è stata commissariata dalla direzione nazionale del Partito, lo scorso 29 marzo. Queste in sintesi, le motivazioni che sono state espresse oggi dal nuovo commissario di Asti, Fabio Panero, già segretario regionale di PRC, che avrà il compito di traghettare il partito in una nuova fase molto difficile. “L’operazione voluta dallo scorso Comitato Politico Federale, presieduto dall’allora segretario Nicolò Ollino – afferma il commissario – voleva trasferire alcuni fondi, tra cui i provento di una donazione testamentaria di una nostra iscritta risalenti al 2001 – ad un’altra associazione, esterna a Rifondazione Comunista.

Un procedimento che non si poteva mettere in pratica e che ha fatto scattare il contestuale iter di commissariamento per salvaguardare i fondi economici del partito astigiano”. I fatti risalgono al 23 febbraio scorso, quando il CPF di Asti delibera lo stanziamento dei fondi alla nuova associazione (il cui nome era ancora da stabilire) per il sostegno ai prossimi appuntamenti elettorali, tra cui quello delle comunali del 2017. Il 26 febbraio, la Commissione di Garanzia Nazionale convoca il segretario provinciale, che però non si presenta. Anzi, secondo un carteggio divulgato dal commissario, durante la conferenza organizzativa dei circoli di Asti del 17 marzo viene taciuta la delibera che creava la fantomatica associazione.

In assenza di chiarimenti reciproci, la segreteria nazionale decide, il 29 marzo, di commissariare il partito astigiano. “E’ una cosa che spiace dal lato umano – afferma Panero – ma la procedura è stata  gravemente irregolare e il commissariamento si è reso necessario per evitare la distrazione dei fondi”. Ora, Prc guarda avanti: “C’è molto lavoro da fare – conclude –  abbiamo già pensato di ricominciare il lavoro sul territorio, con una campagna di tesseramenti che prenderà il via il 24 aprile, alla vigilia di una data simbolo per noi. Rifondazione, nonostante le recenti traversie, ha una identità forte che saprà far valere, all’interno di un quadro antiliberista inserito in un contesto europeo”.


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