Montechiaro, partecipazione e spiritualità alla Via crucis dei giovani

Dalla rinascita dell'oratorio voluto da don Paolo Prunotto, dal giorno del suo insediamento a Montechiaro  1° settembre  2013, molte cose sono state fatte ed altre sono in embrione. Ad oggi si può ben dire che l'oratorio è la vera fucina creativa della nouvelle vague montechiarese, il tutto sotto il beneplacito dei genitori: Giusi Sozio e Giovanna Solito.

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In ultimo la nuova edizione della via crucis di venerdì 27 marzo. Partenza dall’oratorio con don Paolo e giovani figuranti ed a dirla del parroco una Via crucis dove i giovani sono i protagonisti: riviviamo con Gesù le ultime ore della sua vita terrena, ripercorrendo spiritualmente con lui la strada della croce, infatti ad ogni stazione (undici) come segno c’era una croce  – la via della croce ci annuncia che Gesù ha sofferto e morto per noi, la Via crucis era accompagnata con candele accese e dal coro giovanile e durante il tragitto, è stata percorsa tutta la via dei voltoni, si andava a scoprire dove sono le croci (le varie stazioni), dove Cristo è presente in modo particolare, adorare la croce, significa adorare il crocefisso, i crocefissi dei popoli, delle persone, dei bambini, anziani, ammalati ecc., tutti hanno una croce pesante da raccontare.

Noi vogliamo stare ai piedi della croce in preghiera come Maria ed offrire la nostra vita: sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell’umanità.
perché sappiamo che dalla croce viene la vita, perché sappiamo che i crocifissi della storia dell’umanità portano con se la salvezza. Questa realizzata dai ragazzi impreziosita dal canto del coro giovanile è  stata una proposta di via crucis in modo meditata, di chi vorrà lasciarsi ispirare da questa serata, potrà interpretarla come meglio crede: è solo un percorso, ognuno di noi potrà percorrere nuove vie della croce, pregando perché non c’è bisogno di inventarle ce le abbiamo davanti agli occhi, e sufficiente non chiuderli.

La Via crucis ha avuto il suo epilogo, davanti al sagrato della chiesa di s. Rocco per le riflessioni della serata ed il lancio di lanterne luminose nel cielo stellato dell’universo a significare che non bisogna soltanto guardare i nostri bisogni terreni, ma alzare lo sguardo verso il cielo, come state facendo adesso a
guardare le lanterne, verso i bisogni celesti, creando tra i presenti: stupore, curiosità, ma anche gioia di sentirsi tutti uguali e uniti nel profondo simbolo della luce Divina.

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