L’On. Paolo Romano in piazza con i precari della scuola astigiana

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'On. Paolo Romano, del Movimento 5 Stelle, sceso in piazza insieme ai precari della scuola astigiana.

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Una decina di giorni fa ho trovato in posta questa lettera: “La riforma Renzi sulla scuola butterà in mezzo alla strada migliaia di persone con famiglia come hanno fatto in Grecia. Io, pur essendomi laureata con il massimo dei voti, aver ottenuto un dottorato, aver pubblicato molti articoli di ricerca su riviste specializzate, dopo aver lavorato per 15 anni precaria all’università e dopo aver visto grandi scorrettezze, ho deciso di lavorare nel sociale nelle prime classi del Castigliano di Asti con ottimi risultati, mi sono abilitata ed ora da luglio, a 51 anni, sarò disoccupata. Il primo pensiero di fronte all’improvvisa disoccupazione è suicidarsi per non soffrire, ma poi si cerca qualche soluzione.”

Pur essendo un parlamentare della commissione Telecomunicazioni, non ho potuto non rispondere a questa lettera. Il Castigliano è la scuola in cui mi sono diplomato, e, comunque sia, sono deputato astigiano e sento l’obbligo morale di interessarmi dei problemi del mio territorio quali che siano.

Una decina di giorni fa ho avuto un primo incontro con alcuni docenti tra quelli che si son ritrovati in tale insensata situazione grazie alla rivoluzione renziana.
Dopo anni e anni di scuola precaria fu loro proposto il PAS, Percorso Abilitante Speciale, costo euro 2550 senza contare i libri, le trasferte per seguire le lezioni, i disagi nel quotidiano, senza perdere un giorno di scuola. Dati gli esami e ottenuta l’abilitazione, gl’insegnanti scoprono che a breve saranno licenziati. Punto e basta.
“Non pretendevamo – precisa un’insegnante – di essere assunti in pianta stabile, di passare di ruolo, ma solo la certezza di non perdere il lavoro”.

In poche parole succede questo: ci sono, e sono tantissimi, insegnanti che hanno alle spalle più di 36 mesi di lavoro precario. Secondo la normativa europea è illegittimo continuare a far lavorare come precari persone dopo 36 mesi. Debbono essere assunte. L’interpretazione perversa di questa direttiva? Licenziamento, così non ti assumo.

Ieri davanti al Palazzo della Provincia si è svolto il primo presidio in Asti di questi insegnanti a cui sono stato invitato.
Con alcuni di loro sono stato presente all’incontro con il provveditore e il prefetto vicario.

Nella stessa giornata, davanti agli studenti della Luiss, parla il nostro SuperPremier. Incanta l’uditorio chiamando “professori pigri” quelli che si oppongono alla sua riforma della scuola. “Macelleria sociale” così è stata sintetizzata la riforma renziana della scuola da un preside che faceva involontario contrappunto al discorso di Renzi.
Unica, ma importante per me, soddisfazione, in questo mare di sconforto, l’aver ricevuto i complimenti per la proposta M5S sulla riforma della scuola. “Finalmente abbiamo letto qualcosa di buon senso. Perché è il buon senso che ci vuole. Mica pretendiamo altro! È stata una sorpresa. Nessuno la conosceva!” ….Già. Che strano! Tra uno scontrino e una bagarre noi si lavora anche.

On. Paolo Romano

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