L’Asp salva Asti Musica: l’edizione 2015 organizzata dall’azienda dei servizi pubblici

L'Asp salverà Asti Musica: la storica manifestazione, che quest'anno spegnerà le venti candeline, tornerà in piazza Cattedrale dal 1 al 10 luglio (anche se il programma è ancora da definire) grazie all'organizzazione dell'Asp, dopo che lo scorso anno molte voci avevano fatto presagire un canto del cigno.

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Subito due grossi nomi in programma: dopo il concerto di Paolo Conte, in apertura di Asti Musica, e poi quello di Rick Wakeman, storico tastierista degli Yes, in programma l’8 luglio. “Sarà una edizione ridotta in maniera quantitativa ma non certo qualitativa” ha detto Massimo Cotto nella conferenza stampa di presentazione.

“Quella di Massimo Cotto, nel 2014, è stata una provocazione intelligente – ha affermato il sindaco Fabrizio Brignolo – perché ci ha insegnato ad apprezzare le cose che troppo spesso diamo per scontato. La polemica che annunciava una chiusura prematura della rassegna ci ha dimostrato che la stragrande maggioranza degli astigiani vuole che Asti Musica e le manifestazioni fortemente identitarie di Asti continuino ad esistere e a crescere”.

“Anche la presenza di Asp – continua il sindaco – segna un grande cambio di passo nei confronti della città: quella di una società di servizi che organizza anche grandi eventi cittadini. Abbiamo messo in pista attività che non sono mai state avviate, ma abbiamo avuto una sinergia positiva con una grande società di servizi. Speriamo che inneschi un percorso virtuoso verso le altre realtà cittadine”.

“Lo scorso anno sono stato colpito dallo sfogo di Cotto – racconta il presidente di Asp Paolo Bagnadentro – e allora gli ho chiesto se non era possibile che l’Asp potesse organizzare quello che il Comune faticava a fare con la sua struttura. Dopo aver analizzato la gestione della manifestazione, abbiamo avuto contatti fruttuoso con altre realtà locali che ci hanno permesso di organizzare questa grande rassegna musicale. Noi dell’Asp abbiamo una visione di una società che eccede della mera azienda di pubblici servizi. Siamo una istituzione di questa città e siamo una azienda che deve cambiare assieme alla società Siamo anche al centro del territorio particolarmente ricco e importante”.

“Quello di Asti Musica – aggiunge – sarà un investimento per il bene della città che per ora non vedrà grandi utili ma nemmeno perdite. Ma soprattutto sarà un percorso che potrebbe portare l’Asp ad organizzare i maggiori eventi cittadini. Per il 2015, ovviamente non faremo grandi cambiamenti: ci avvarremo delle tre persone che hanno portato avanti la manifestazione negli ultimi anni. Spero sia un passo in avanti verso una visione moderna della città”.

“Quello che mi colpisce di Asti – afferma Paolo Golzio, ad di Asp – è la bassa consapevolezza del valore aggiunto delle nostre manifestazioni astigiane. Non abbiamo  mai attivato un dialogo serio con la comunità astigiana. Questa occasione sarà una grande opportunità per spiegare meglio cosa è Asp e costruire un dialogo proficuo con gli astigiani”. “Stiamo lavorando per il bene comune – conclude Gianluigi Porro- e creare l’unica soluzione che assicurerà un futuro ad Asti Musica”.

Alessandro Franco

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