In Piemonte aumenta il numero degli occupati in agricoltura

Gli occupati in agricoltura, in Italia, crescono del 7,1%, valore di dieci volte superiore rispetto alla media di tutti gli altri settori ed, in particolare al nord, si registra un trend positivo pari al 17,5%, come emerge dall’analisi di Coldiretti sui dati Istat relativi al quarto trimestre del 2014.

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“Sono dati che fanno ben sperare per la ripresa del nostro Paese e che si confermano anche in Piemonte, dove vi è l’ulteriore dato positivo che, su questo incremento, la percentuale di giovani supera il 30%. La situazione attuale, quindi, dimostra la dinamicità del settore nel far fronte alla disoccupazione e la capacità di attrarre anche le nuove generazioni”,  afferma il presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli.

Anche sul fronte dell’istruzione, infatti, da quanto emerge dal sondaggio di Coldiretti e Ixé, gli istituti agrari anche quest’anno fanno segnare un aumento del 39% degli iscritti ed il 57% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo rispetto a lavorare in una multinazionale o a fare l’impiegato in banca.

In Piemonte i dipendenti in agricoltura, under 35, sono il 28,4% e i titolari di imprese agricole, sotto i quarant’anni, sono il 10,3%.

“Questi dati dimostrano che la campagna, come dovrebbe accadere anche in altri comparti, offre prospettive di lavoro a chi ha idee innovative, a chi vuole valorizzare le potenzialità del territorio, ma anche a chi cerca una qualità di vita migliore. – conclude Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte – Quello che ora ci sta più a cuore è portare la trasparenza nelle filiere, fino alla grande distribuzione, per garantire agli agricoltori la giusta remunerazione ed ai cittadini il diritto ad un acquisto consapevole”.  

 

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