Ferirono buttafuori del Mirò, arrestati dalla Polizia di Asti tre albanesi per tentato omicidio

La Polizia di Asti ha arrestato tre albanesi, tutti già conosciuti dalle forze dell'ordine, con l'accusa di tentato omicidio.

L’operazione che ha portato all’arresto dei tre uomini è stata spiegata questa mattina nella conferenza stampa che si è tenuta in Questura.

Nella notte tra il 30 e il 31 gennaio un gruppo composto da cinque persone aggredì il buttafuori di nazionalità ivoriana del Night Club Mirò colpendo alla testa con una spranga e con due coltellate all’addome che avrebbero anche potuto causarne la morte, con l’uomo a terra il branco aveva continuato a colpirlo per poi darsi alla fuga, dopo aver anche danneggiato l’ingresso del locale, prima che arrivassero le volanti della Polizia prontamente allertate.

Oltre agli uomini della squadra mobile, sul posto sono accorsi subito quelli della Polizia Scientifica per effettuare tutti i rilevamenti, a cui sono seguite le indagini svolte nella maniera tradizionale, non essendoci sul luogo dell’aggressione telecamere; sono stati sentiti diversi testimoni e, non appena ripresosi, anche la vittima dell’aggressione.

Dopo quasi due mesi di indagini si è riusciti ad identificare i cinque componenti della banda, di cui tre sono stati arrestati mentre per gli altri due sono ancora in corso accertamenti; dei tre albanesi finiti in manette uno, quello che ha sferrato le coltellate, era agli arresti domiciliari in quanto già arrestato (nei giorni successivi all’aggressione) per la sparatoria con ferimenti di un passante in Corso Venezia. 

Dalle indagini è emerso che il gruppo di albanesi si era presentato presso il locale con lo scopo di punire il buttafuori che nei giorni precedenti non aveva permesso l’ingresso a tre di loro; fatto questo che ha subito scatenato la reazioni sul momento con minaccia di morte nei confronti dell’ivoriano. Si è tratta quindi di una vera e propria spedizione punitiva con l’intento fin anche di uccidere, da qui l’accusa per i tre arrestati di tentato omicidio aggravato, violenza privata, danneggiamento e porto senza giustificato motivo di armi.

Le armi usate per l’aggressione, un coltello da cucina con una lama di circa 25 cm e una spranga, sono stati sequestrati; i tre uomini si trovano ora presso il carcere di Quarto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.