Deliberato in Regione Piemonte il taglio dell’8-10% del suo personale

La Giunta regionale ha approvato quest’oggi, su proposta dell’assessore al Personale Giovanni Maria Ferraris, la delibera che definisce il percorso per intervenire sull'organizzazione e ridurre i costi del personale nella Giunta regionale.

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“Con questa delibera – ha dichiarato l’assessore Ferraris – la Giunta intende rafforzare e rendere stabile la riduzione del costo del personale adottando ogni misura gestionale utile a raggiungere un equilibrio strutturale.”

Ragioni funzionali e finanziarie, indicate anche dal giudizio della Corte dei Conti e dal Piano di riequilibrio finanziario della Regione Piemonte, sono alla base del percorso, che si avvarrà della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro per raggiunti limiti contributivi e delle procedure di soprannumerarietà e pre-pensionamento. Le azioni intraprese porteranno nel biennio 2015-2016 ad una riduzione stimata in circa 220 unità dei dipendenti attualmente in servizio e quindi ad un abbattimento strutturale del costo del personale in linea con il Piano di riequilibrio finanziario della Regione, valutabile in una percentuale compresa tra l’8 e il 10% del totale dei dipendenti in servizio alla data del 1° gennaio 2015.

“Grazie alla fattiva collaborazione con l’INPS – ha concluso Ferraris – verrà stilato un apposito elenco con modalità e priorità, in base a cui si potrà adottare un successivo provvedimento di dichiarazione degli esuberi.”

Per questa successiva dichiarazione degli esuberi vengono definite le seguenti modalità prioritarie:

1 – obbligatorietà del collocamento a riposo per i dipendenti che abbiano maturato il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2011;

2 – adesione volontaria all’istituto del pre-pensionamento fino al conseguimento del numero che individua gli obiettivi di riorganizzazione e riequilibrio finanziario;

L’istituto della risoluzione unilaterale verrà utilizzato solo nell’eventualità che l’adesione volontaria non sia sufficiente.

La delibera è stata approvata dopo informativa alle organizzazioni sindacali, con le quali sono stati esaminati i criteri di individuazione delle posizioni eccedentarie e dei conseguenti esuberi.

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