Approvata la legge sul servizio civile in Piemonte

All’unanimità dei votanti, nella seduta del 31 marzo, l’Assemblea regionale ha approvato la legge sul servizio civile in Piemonte.

Il provvedimento – presentato per la Giunta regionale dall’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari e illustrato in Aula dai relatori di maggioranza, Daniele Valle (Pd), e di minoranza, Gian Paolo Andrissi (M5S) – stanzia 200mila euro per disciplinare in modo organico ciò che nella nostra regione già esiste in materia di servizio civile e promuovere nuove progettualità, dando vita a un sistema regionale cui concorrano sia le attività di servizio civile nazionale sia i progetti di servizio civile regionale.

“L’idea programmatica su cui si fonda – ha sottolineato Valle (Pd), che ha presentato anche quattro emendamenti, approvati – è la necessità di una visione unitaria del servizio civile, che, nel pieno rispetto dei principi su cui si fonda il servizio civile nazionale, possa qualificare e sostenere progetti su base regionale, in grado di costituire un volano efficace anche per avviare i giovani a esperienze di cittadinanza attiva, impegno sociale, orientamento e formazione”.

“In tal modo – ha evidenziato Andrissi (M5S) – la Regione s’impegna a valorizzare, sostenere e promuovere il servizio civile come espressione della difesa non armata della Patria attraverso attività d’impegno sociale e di solidarietà volte a prevenire o a superare situazioni di degrado, conflitto o disuguaglianza sociale, culturale e ambientale e ogni forma di discriminazione, e a promuovere l’educazione alla convivenza, al senso civico e al rispetto della legalità”.

Entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale s’impegna a individuare la struttura regionale competente per istituire e aggiornare l’Albo degli enti di servizio civile, esaminare, approvare, monitorare e verificare i progetti di servizio civile nazionale e regionale, informare e realizzazione attività formative in materia di servizio civile e gestire i rapporti con l’Ufficio nazionale per il servizio civile e gli altri soggetti coinvolti.

Prima della votazione finale l’assessore Ferrari ha ringraziato la Commissione Sanità e il Tavolo tecnico sul servizio civile “che si sono impegnati per non lasciar cadere nel vuoto un lavoro di studio e di confronto durato anni e ha coinvolto numerosi enti sociali e culturali. Il servizio civile è e rimane una modalità alternativa attraverso cui i giovani possono servire l’Italia, un’occasione per sviluppare la coscienza civica e un aiuto per comprendere meglio, attraverso la pratica, quale orientamento dare alla propria esistenza”.