L’Osservatorio della Sanità:”Dalla Fondazione C.R.Asti un sostegno alla sanità astigiana che non può venire meno”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'Osservatorio della Sanità sul sostegno economico della Fondazione CR Asti alla sanità astigiana.

L’intera comunità astigiana ha espresso una grande capacità di mobilitazione e coesione intorno all’ospedale Cardinal Massaia a fronte di ipotesi di ridimensionamento di servizi e strutture da parte della Regione. Quella mobilitazione non si è conclusa poiché molte sono ancora le problematiche da chiarire e definire nei prossimi mesi. L’Osservatorio della sanità, nato dai Comitati e dalle Associazioni, ha continuato e continua a lavorare a tutto campo per mantenere alto sia il livello di attenzione di tutta la comunità, sia per attivare tutte le capacità di approfondimento e analisi finalizzate a garantire la totale salvaguardia di un ospedale nuovo che non va depotenziato.

In quest’ottica l’Osservatorio ha posto ultimamente sotto la propria lente d’ingrandimento la questione relativa ai contributi assicurati annualmente dalla Fondazione CrAsti all’Asl, principalmente per attività sanitarie svolte al Cardinal Massaia.

Come si deduce dal sito web della Fondazione, le risorse concesse all’Azienda sanitaria nel 2014 sono state pari a 238.310 euro. Quei contributi hanno reso possibili, tra l’altro, importanti sinergie con l’Università di Torino per l’erogazione di borse di studio finalizzate alla specializzazione di giovani medici che, inseriti nei reparti, hanno concorso alla funzionalità degli stessi: Neurologia, Chirurgia Vascolare, e Ostetricia/Ginecologia.

L’importo stanziato l’anno scorso è stato certamente importante, ma crediamo si possa fare di più in una logica di rafforzamento di alcune eccellenze sanitarie astigiane, le quali, qualora sostenute con appositi fondi, potrebbero assurgere ad un livello difficilmente eguagliabile in Piemonte. Ci riferiamo, ad esempio all’interazione tra Radioterapia e Ginecologia nel trattamento intraoperatorio complementare della neoplasia mammaria: il cosiddetto Progetto IORT, finora non ancora finanziato dalla Fondazione.

Nel frattempo quest’ultima ha fissato al 31 marzo la scadenza per presentare le richieste di contributo 2015 per i progetti afferenti al settore “salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” e anticipando nel proprio Documento programmatico previsionale di voler sostenere anche quest’anno, con un importo di 51 mila euro, due progetti: quello a favore dell’Ostetricia/Ginecologia del Massaia (attivazione del centro di fecondazione assistita) e quello attivato con la Dermatologia per lo screening del melanoma cutaneo.

L’Osservatorio valuta ovviamente positivamente la scelta di finanziare questi due progetti, ma sottolinea la necessità di dare continuità anche ad altri interventi, in modo da non mettere in discussione le borse di studio (quindi specializzandi indispensabili per le attività cliniche) assicurate finora anche in alcuni dei reparti che, grazie all’impegno di tutti, abbiamo salvato un mese fa.

E’ bene ricordare che senza quelle borse di studio e quei giovani medici l’attività sanitaria verrebbe ridotta a discapito sia degli utenti sia della “produzione” che, come noto, per la Regione concorre alla valutazione tra ospedali.

Comprendiamo le difficoltà della Fondazione in relazione alla tassazione dei dividendi bancari disposta dalla Legge di stabilità, ma ribadiamo che in questo momento la sanità di Asti deve continuare a essere al centro dell’impegno di tutti.

Il presidente Michele Maggiora è stato tra coloro che, in questi mesi, ha sostenuto convintamente, come referente di Federfarma, la raccolta di firme contro i tagli all’ospedale. Contiamo sulla sua sensibilità affinché le scelte della Fondazione possano continuare ad assicurare linfa vitale alle attività del Massaia.

Speriamo davvero che questo appello non abbia a cadere nel vuoto e attendiamo fiduciosi rassicurazioni e riscontri concreti.

Per L’Osservatorio della sanità Massimo Scognamiglio, Angela Quaglia