Teatro Scuola a San Damiano: oltre 700 studenti hanno assistito agli spettacoli

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Dopo la sperimentazione nel corso dello scorso anno scolastico, anche quest’anno è stata proposta a San Damiano d’Asti, attraverso l’interesse ed il sostegno economico del Comune, una specifica stagione di Teatro Scuola.

Per la nuova stagione di Teatro Scuola in Terra Astesana a San Damiano, sostenuta anche dalla Fondazione CRAsti, gli spettacoli sono stati realizzati presso la nuova struttura del Foro Boario già sperimentata lo scorso anno, che si è confermata sempre più attrezzata ed accogliente grazie anche alle nuove dotazioni scenotecniche, un salotto per il teatro ed eventi.
Gli spettacoli sono stati promossi, sostenuti e coordinati dal Comune di San Damiano d’Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi.

Dal 23 gennaio al 13 febbraio, tre sono stati gli spettacoli del Teatro degli Acerbi rappresentanti, con sei recite complessive, circa 700 studenti partecipanti e una quarantina di insegnanti dalle scuole del sandamianese.
Ogni spettacolo è stato seguito da incontro di approfondimento.

Si è cominciato il 23 gennaio con la partecipazione degli studenti delle superiori, in occasione della Giornata della Memoria. In scena lo spettacolo “Triangoli rossi” realizzato con l’ ISRAT, con Massimo Barbero e Dario Cirelli.
Il 4 febbraio gli studenti delle terze medie hanno assistito allo spettacolo “Renzo Tramaglino, sposo promesso”. La rielaborazione testo e la regia sono dell’indimenticato e apprezzato Luciano Nattino; in scena Fabio Fassio, in un’autentica prova d’attore.

Infine ben quattro recite tra il 12 e 13 febbraio per gli studenti della primaria e delle seconde medie di “Masche, diauli, zampe di gallina!”.

Si è trattato di fiabe e leggende della tradizione popolare piemontese interpretate dall’attrice Patrizia Camatel, con la regia e consulenza fiabesca di Silvia Iannazzo.

“Complimenti al Teatro degli Acerbi che con pochi e umili oggetti sanno tenere desta l’attenzione dei bambini per un’ora e mezza senza annoiarli! Lunga vita al teatro!” ha commentato un’insegnante. Un’iniziativa dunque di grande interesse e riscontro che vive grazie alla partecipazione attiva sempre più strutturata dei docenti, delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi delle scuole del territorio.

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