Angela Quaglia al Sindaco: “Non ho bisogno di travestirmi da aquila”

Caro direttore,

non ho bisogno di travestirmi da aquila, come mi suggerisce il Sindaco. Sono orgogliosa del cognome che porto e anch’io dico sempre ciò che penso, anche se al Sindaco non fa piacere.

Ritengo che il suo travestimento si adattasse di più ad una festa in maschera che ad una normale attività di controllo sul funzionamento degli uffici e per questo ritengo la sua iniziativa una “carnevalata”.

Ho conosciuto molti Sindaci, (da Vigna a Pasta, a Florio, Bianchino, Galvagno, Voglino, Brignolo). Nessuno di loro ha mai fatto “carnevalate” di questo tipo perché fare il Sindaco vuol dire saper far girare con autorevolezza la macchina comunale e avere un Progetto di Città.

Non certo fare visite in incognito o togliere le ragnatele, in presenza del fotografo.

Tentando di spiegare le ragioni del suo gesto il Sindaco si appella ad una norma europea ( mistery auditing) definendola una forma di investigazione, effettuata da uno o più auditors che simulano il comportamento di un cliente, per verificare le criticità e la percezione delle stesse da parte dei cittadini.

Restando in tema di animali, qui casca l’asino.
Non si dice, infatti, che ci si debba mettere in maschera: si suggerisce di mandare una o più persone, in incognito, a “fare la fila” come normali clienti, per registrare lamentele e difficoltà nell’erogazione di un servizio.

Poco azzeccato anche il paragone con i controlli nelle mense scolastiche.
Il Sindaco dovrebbe sapere che esiste una commissione, formata da genitori e insegnanti, che valuta ogni giorno la qualità del cibo fornito e recapitato dal centro cottura direttamente alle scuole.
In questo settore i controlli sono sempre avvenuti , esattamente come ora, senza annunciare la visita.
Diverso è solo lo spirito che ha contraddistinto i controlli negli anni scorsi: da un approccio di disponibilità all’ascolto ( per migliorare) ad un atteggiamento inquisitorio che denota scarsa o nulla fiducia negli operatori ( di ogni servizio).

Il Sindaco farebbe bene a riflettere sulla sua affermazione: “ se mi fossi presentato in forma ufficiale sarebbe stato più difficile verificare la reale situazione”.
Ecco, questo la dice lunga sul rapporto che ha creato con i cittadini. Se in veste ufficiale rivolgersi a Lui solo con forme di adulazione o congratulazioni!
Per le critiche, rivolgersi ad altri.

Così non va.

Angela Quaglia- Consigliere comunale CambiAMO Asti