Asti, il Movimento 5 Stelle diffida il sindaco per i roghi in Via Guerra e su AstiMusica…

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“Dati Asti Musica 2018 e Provvedimenti roghi via Guerra“: sono questi i temi trattati oggi dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Asti in una conferenza stampa, convocata a quasi tre mesi dalla precedente in cui avevano fatto il bilancio del primo anno del Sindaco Rasero (definendolo anno nero clicca qui per leggere).

Presenti Massimo Cerruti e Giorgio Spata, con l’avvocato Alberto Pasta, che sono andati subito diretti sui due temi, partendo da quello più spinoso e decisamente più sentito dalla popolazione astigiana: i roghi al campo nomadi di Via Guerra.

Questa amministrazione ha fallito in pieno il suo obiettivo sbandierato in campagna elettorale, la chiusura dei campi nomadi, ha mostrato la sua incapacità a risolvere i problemi e sta facendo solo demagogia per cui chiediamo per il bene di Asti che rassegni le dimissioni” attacca Massimo Cerruti che continua: “Sono solo capaci a fare proclami e poi a cambiare idea, in campagna elettorale avevano parlato di presidi e postazioni fisse nei punti sensibili della città, ma adesso dicono che non sono possibili, parlano di roghi ripresi improvvisamente, quando non sono mai smessi, basta chiedere chi vive e lavora in quella zona.”

Per questo motivo i quattro consiglieri pentastellati hanno consegnato ieri sera, martedì 24 settembre, durante il consiglio comunale, un atto di diffida “affinchè il Sindaco e gli organi competenti provvedano immediatamente a porre in essere tutte le azioni necessarie atte a prevenire e scongiurare ulteriori situazioni di illegalità all’interno e nei dintorni del campo nomadi di Via Guerra” come si legge nell’atto (clicca qui per visionarlo).

Un atto dovuto spiegano anche perchè il fumo causato dai roghi mette a rischio la salute dei cittadini, oltre a comportare costi e continui interventi dei Vigili del Fuoco e delle forze di Polizia.

Non solo critiche e diffida da parte dei consiglieri 5 Stelle, ma anche proposte per risolvere i problemi: “Innanzitutto partiamo da quello che viene bruciato, vale a dire i rifiuti e cerchiamo di intercettarli prima di farli arrivare in Via Guerra; poi un presidio fisso, che possa vigilare sull’attività dei campi e non ci vengano a dire che non ci sono risorse perchè possiamo dimostrare che ci sono.”

E proprio da qui si passa al secondo tema della conferenza stampa, vale a dire AstiMusica 2018: “Ci siamo stupiti che per la prima volta dopo tanti anni, non sia stata convocata la conferenza stampa a chiusura dell’evento in cui veniva elencati i numeri tra presenze, incassi e costi” afferma l’avvocato Pasta “così abbiamo fatto richiesta ufficiale all’Asp per avere il bilancio della manifestazione che ci è arrivata nei giorni scorsi.”

“I numeri che saltono subito agli occhi sono i seguenti: costo complessivo della manifestazione 427mila euro, di cui 273mila di cachet per gli artisti: ma di questi ultimi ben 125mila sono andati ad un solo artista, Il Volo. I ricavi sono stati in tutto 213mila, di cui quasi 121mila da vendita biglietti e quasi 93mila da sponsor e contributi, per una perdita di 214.113 euro. In particolare vogliamo sottolineare come la serata del concerto del Volo abbia avuto molto meno spettatori del previsto, 1629 a fronte della capienza della piazza indicata nel contratto con gli artisti di 2400 posti (che avrebbero garantito un incasso lordo di 160mila euro), il tutto per un incasso complessivo di 83692 di gran lunga inferiore al loro cachet. Il concerto di Annalisa ha avuto solo 173 spettatori in meno, ma il cachet dell’artista era di gran lunga inferiore (25mila euro)” dichiara Cerruti.

“Noi invitiamo il Comune e l’ASP ad organizzare AstiMusica a pareggio, senza perdite, in modo da poter destinare una cifra di 200/250 mila euro ai presidi in via Guerra, e siamo sicuri che partendo l’iniziativa dal pubblico raccoglierebbe i favori e anche un sostegno economico delle aziende che hanno la sede in quella zona” conclude la conferenza stampa Cerutti.

 

 

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