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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Giuseppe Turino, sindaco di Robella

118 Sindaci: incontriamo Giuseppe Turino, Sindaco di Robella.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

 No, mai.

 Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

Direi per caso. Nel 2004 fu un amico a suggerirmi l’idea. Faceva parte di un gruppo di giovani del paese che volevano impegnarsi per la collettività e candidarsi alla carica di consiglieri.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Sì, nell’ambito della scuola, come preside. Inoltre ero già stato consigliere e poi assessore in due mandati precedenti.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Un senso di smarrimento dovuto  alla preoccupazione di non essere adeguato al compito, presto superato dalla voglia e dall’entusiasmo di mettermi alla prova per  il bene del paese. 

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Negli ultimi anni siamo stati costretti ad amministrare  in presenza  di una  progressiva e rilevante  diminuzione di risorse. Abbiamo perciò dovuto limitare spese e interventi,  pur cercando  di mantenere un livello accettabile dei servizi alla popolazione.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sicuramente alla gestione finanziaria, diventata progressivamente sempre più complessa.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Essere riuscito a promuovere per la popolazione un progetto di rete WIFI, valido e a costi molto contenuti.  

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Sopratutto mediante contatti diretti. Sono disponibile quasi tutti i giorni in ufficio e rintracciabile al cellulare.  Sovente ci si incontra anche al termine delle funzioni religiose.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi? 

Direi di si, senza dimenticare che “non c’è rosa senza spine”. Giunto ormai al mio terzo mandato, nella prossima legislatura, se utile, potrei eventualmente ricoprire con impegno e nuovi stimoli la funzione di consigliere.  

 Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

 E’ difficile dare consigli. Ognuno ha il proprio modo di proporsi e di agire. Certamente il sindaco deve sempre avere come bussola il bene della comunità , da non confondere con la ricerca del consenso a tutti i costi.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Telegraficamente: meno burocrazia e più risorse.

Il problema sicurezza, nel suo Comune com’è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

I furti nelle abitazioni e le truffe agli anziani sono in notevole incremento  Con i Carabinieri, sempre attivi sul territorio, abbiamo organizzato pubbliche riunioni informative. Abbiamo di recente aderito al progetto ministeriale – prefettizio  per implementare la videosorveglianza del territorio.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Certamente. L’assistenza agli anziani, molti dei quali sono anche a rischio isolamento, continua a  richiedere un particolare impegno; in aggiunta è aumentato il numero di famiglie in difficoltà economico-sociali. Oltre che dal CO.GE.SA., valido gestore del   settore socio-assistenziale, il Comune di recente è stato supportato anche dall’ASL di Asti con l’avvio del progetto “Infermiera di famiglia” finalizzato  a sostenere, per quanto possibile, l’invecchiamento  a domicilio.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Cortiglionese è una bella realtà.  Da anni  organizza e gestisce in proprio molteplici iniziative per i soci e non solo. Se coinvolta, collabora altresì con L’Amministrazione  per manifestazioni che riguardano tutto il Comune. Anche il Gruppo Alpini è  sempre disponibile per attività di volontariato. Possiamo contare  anche su un volontariato non organizzato, costituito da persone che hanno a cuore i problemi di chi è in difficoltà e se ne fanno carico.  Aiutano anche l’Amministrazione a gestire  eventi e manifestazioni.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Per rilanciare l’economia del paese,  è stata predisposta una variante strutturale al Piano Regolatore con la creazione di un’area  commerciale urbano-periferica in località Cavallo Bianco, unico polo di attività artigianali, commerciali e di servizi.  Mi piacerebbe vedere l’avvio della realizzazione del progetto.

 

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