Quando i piemontesi emigravano in Sicilia: incontro a Bruno de “I Marchesi del Monferrato”

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Sarà dedicato alla presenza degli Aleramici in Sicilia, la Conferenza che si terrà a Bruno, all’ex Asilo, piazza Roma,  domenica prossima, 26 agosto, alle 18.

L’incontro, dal titolo “C’era una volta il piemontese che emigrava nella ricca Sicilia”, è organizzato dal Gruppo Alpini in collaborazione con il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”.
La conferenza sarà introdotta da Angelo Soave e prevede l’intervento di Roberto Maestri.

Aleramici in Sicilia è un progetto pluriennale – avviato nel giugno 2017 – ideato da Fabrizio Di Salvo e Roberto Maestri con il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Regione Siciliana e della Regione Liguria; il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dalla Fondazione CRT e dalla Camera di Commercio di Asti.

La conferenza prende spunto da una ricerca avviata dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, che ricostruisce i legami complessi ed articolati tra gli Aleramici e la Sicilia.

“I collegamenti – sottolinea Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” – risalgono all’XI secolo, quando nobili, coloni e soldati provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, l’Astigiano, le Langhe e il Savonese), e piccole aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia. Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa; oltre alla partecipazione dei Marchesi di Monferrato. Nel corso della seconda metà del XIV secolo si verifica un ulteriore flusso migratorio che coinvolge l’Alessandrino, il Tortonese e l’Oltrepò”.

Viene così a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia che è definita come Sicilia lombarda o Lombardia siciliana.
Di grande rilievo risulta anche l’attività svolta da artigiani, commercianti e viticoltori: dai documenti risulta che la viticoltura siciliana fu rivitalizzata all’epoca dell’invasione normanna, ma esclusivamente nel Messinese e nel Catanese, fatto che renderebbe fondamentale il ruolo svolto dagli Aleramici considerato che quella fu l’area dove gli stessi si stanziarono in modo più consistente.

Nel corso di oltre tre secoli gli Aleramici si confrontano con dinastie di rilevanza europea: Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi.

Il progetto Aleramici in Sicilia rappresenta anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico sotto l’egida dei siti UNESCO de I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia.

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