“L’alimentare traina l’economia”, il 22 giugno a Pollenzo il quarto rapporto “The Food Industry Monitor 2018”.

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Il Food Industry Monitor è l’osservatorio di riferimento sulle performance delle aziende italiane del settore agroalimentare realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con il supporto di Banca del Ceresio.

I dati confermano per il 2017 una crescita notevolmente superiore al PIL italiano, con buoni risultati reddituali. Si confermano dei dati estremamente positivi per i settori del caffè, del food equipment e per i distillati, si evidenzia inoltre un netto miglioramento delle performance del settore vitivinicolo e della pasta, due prodotti che rappresentano le eccellenze del made in Italy e che danno un contributo notevole all’export del settore alimentare.

La quarta edizione dell’osservatorio – il prossimo 22 giugno, dalle ore 10 all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) – presenta i dati economici e competitivi di 830 aziende, per un fatturato aggregato di circa 60 miliardi di Euro, rappresentative del 71% delle società di capitali operanti nel settore food italiano.

Lo studio

Sviluppato prendendo in esame 15 comparti del settore – acqua, birra, caffè, conserve, distillati, dolci, farine, food equipment, latte e derivati, olio, packaging, pasta, salumeria, surgelati e vino – lo studio focalizza l’analisi su un periodo di 9 anni (2009-2017) e analizza l’evoluzione delle performance dei singoli comparti e dell’intero settore in relazione allo sviluppo generale dell’economia italiana. Per l’analisi sono stati considerati quattro profili principali: crescita, redditività, produttività e struttura finanziaria.

Un focus specifico è stato dedicato al tema della “sostenibilità della crescita”, analizzata con l’ausilio dell’ICS, Indice di Crescita Sostenibile, per misurare le capacità di progresso delle singole aziende nel lungo periodo, preservando la redditività e un’equilibrata struttura finanziaria. Al fine d’individuare i comparti virtuosi e le aziende best performer è stato sviluppato un rank pluriennale.

Per questa edizione del Food Industry Monitor sono stati realizzati dei modelli di regressione al fine di elaborare i trend di crescita attesi dei singoli comparti e dell’intero settore per il prossimo biennio.

Gli ospiti

L’evento è un’occasione unica per approfondire la conoscenza di un mercato forte e in grande espansione, un traino per l’economia italiana nel suo insieme, con dati commentati dai principali protagonisti dell’industria alimentare del nostro Paese e del suo indotto.

Presenti alla tavola rotonda per la discussione dei nuovi dati, ci saranno tra gli altri: Carlo Petrini, Presidente di Slow Food International e della stessa UNISG; Oscar Farinetti, Presidente Eataly; Gabriele Noberasco, Presidente Noberasco; Aldo Uva, COO Ferrero; Gian Mario Cillario, Managing Director Eurostampa (etichette food); Franco Costa, Presidente Costa Group (arredamenti per la ristorazione); Alessandro Santini, Head Corporate Advisory Gruppo Banca del Ceresio; Marta Testi, Head of ELITE Italy & Europe.

Modera il giornalista Francesco Antonioli.

La presentazione dei dati è a cura dei professori Carmine Garzia e Michele Fino. Carmine Garzia è docente di Management presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG) dove dirige la Laurea Magistrale in Food Innovation & Management; è Research Fellow del centro di ricerca Advanced Management Centre dell’Università della Svizzera Italiana (USI) di Lugano.

Michele Fino è docente di Diritto e Direttore del Master in Wine Culture Communication & Management e del Master in Food Culture, Communication & Marketing dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG).
I dati illustrati saranno disponibili anche online, sul sito dedicato all’Osservatorio, da cui si potranno scaricare tutte le informazioni economiche e finanziarie relative alle aziende del settore, a partire dal giorno della presentazione (www.foodindustrymonitor.com).

Banca del Ceresio sostiene il lavoro dell’Osservatorio dal suo esordio. Carlo Petrini, Presidente e fondatore di UNISG, commenta così l’accordo: “Fa piacere vedere che sia una banca famigliare a sostenere la ricerca di UNISG dedicata alle tante imprese di famiglia attive nell’agroalimentare in Italia e nel mondo. Il Food Industry Monitor è un buon esempio del rapporto stretto e necessario tra un’istituzione di ricerca e formazione come la nostra e l’economia reale”.

“Siamo fieri di poter affiancare UNISG nello studio di una colonna portante dell’economia italiana, particolarmente ricca di piccole e medie aziende -, replica da parte sua Gabriele Corte, membro della direzione generale del Gruppo Banca del Ceresio -. Riteniamo importante poter fornire all’imprenditoria locale e internazionale valutazioni economiche e finanziarie utili alla comprensione delle dinamiche settoriali e quindi al loro continuo sviluppo. La cooperazione va a rafforzare ulteriormente la nostra attività di corporate advisory posta sotto la responsabilità di Alessandro Santini”.

L’UNISG, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nata nel 2004 per volontà dell’Associazione internazionale Slow Food, in collaborazione con le Regioni Piemonte ed Emilia Romagna, è un’università privata legalmente riconosciuta dallo Stato italiano. L’Università è oggi un centro di ricerca e formazione di eccellenza riconosciuto a livello internazionale per le tematiche inerenti il settore del food, e offre programmi di Laurea Triennale, Laurea Magistrale, Dottorato di Ricerca e Master, prevalentemente in lingua inglese.

Di proprietà della famiglia Foglia, il Gruppo Banca del Ceresio, con oltre 9 miliardi di CHF di raccolta gestita e amministrata, offre soluzioni personalizzate, anche complesse, per rispondere alle esigenze di riservatezza, protezione e creazione di valore nel tempo dei patrimoni privati, di Istituzioni e della famiglia azionista. Tramite un team dedicato, il Gruppo opera anche quale advisor di imprenditori in operazioni di finanza straordinaria. In Italia con Ceresio SIM, Global Selection SGR ed Eurofinleading Fiduciaria è presente anche a Londra con Belgrave Capital Management. La capogruppo Banca del Ceresio ha sede a Lugano; con un Tier 1 ratio del 51% risulta tra le banche più solide al mondo.

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