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Speciale 118 Sindaci: intervista a Valter Malino, sindaco di Dusino San Michele

118 Sindaci: incontriamo Valter Malino, sindaco Dusino San Michele.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No. Volevo fare il carabiniere (e l’ho pure fatto).

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

La mia candidatura a sindaco fu proposta dal mio predecessore. In realtà ho sempre avuto un forte amore per il mio paese e nel sostenere i diritti di tutti considerando che i doveri devono essere rispettati. Ero comunque già assessore anziano (quello che aveva preso più voti di preferenza nelle precedenti elezioni).

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Avevo già dieci anni di esperienza come assessore anziano, più cinque anni di minoranza in consiglio comunale e altri cinque anni come Presidente del Consiglio di Istituto Comprensivo Scuole Medie di Villanova.

Qual è stato il Suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Mi sono visto una serie di responsabilità e preoccupazioni corrermi davanti, e mi domandavo sei sarei stato all’altezza di affrontare il tutto.

Qual’è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Sicuramente la liquidazione dell’Ente del Pianalto Astigiano. Avevo due preoccupazioni: La prima era che i dipendenti venissero tutti ricollocati in altri enti. La seconda era quella di poter pagare i fornitori che avevano lavorato, e la cosa peggiore era che avevamo i soldi in cassa, ma non potevamo pagarli per via del famoso Patto di Stabilità.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

In generale i problemi legati alle scuole. I giovani sono il futuro e per me fare funzionamento delle strutture scolastiche è la cosa più bella che si possa fare in un Comune.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Senz’altro la realizzazione della seconda sezione della Scuola dell’Infanzia: a giugno non c’era ancora nulla, neanche l’edificio, al nove ottobre si apriva la sezione. 
Ne aggiungo una seconda: Essere riuscito, con una variante specifica a far si che si installasse sul nostro territorio una azienda che da lavoro a centoventi dipendenti. E il tutto nell’arco temporale di tre mesi.

In che modo (o in quali modi) comunica con i cittadini?

Contatti diretti in piazza del paese. Poi, anche con comunicazioni dirette in chiesa al termine delle messe festive, e in tutte e due le parrocchie del paese..

Soddisfatto di come porta avanti il Suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Bisogna chiederlo ai cittadini, se sono soddisfatti loro, sono soddisfatto anch’io.

Quali accorgimenti, che Lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Dotare tutti i cittadini di strumenti e servizi utili per dialogare direttamente col Comune utilizzando di più la “rete”, ad esempio Whatsapp.
Questo perché molta gente non ha il tempo materiale per recarsi in comune ad informarsi. Inoltre consiglierei una attivazione di quello che si chiama “Controllo del Vicinato”.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Essere ascoltato di più dalle Istituzioni a cui fa riferimento. Si percepisce una mancanza di coinvolgimento nelle tematiche emergenti.
La cosa è diversa se il sindaco appartiene ad uno schieramento politico con strutture ben organizzate sul territorio.

Il problema sicurezza, nel Suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più?

Abbiamo già un controllo con telecamere (video sorveglianza punti sensibili) ma occorre che venga attivato un “controllo del vicinato” atto ad attivare le forze dell’ordine in caso di reale necessità.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Aumentano di continuo per via dell’evoluzione della nostra società. Oggi si ha bisogno di “micronidi”, del “doposcuola”, di riorganizzare i trasporti ecc. Il problema è stare fra i cittadini per capire al meglio quali sono le nuove esigenze che via via emergono.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel Suo Comune? Collaborano con il Comune? Se sì, in che modo? 

Nel mio Comune le associazioni “no profit” sono presenti. Abbiamo il Volontariato Multietnico, Associazione Alpini, Il gruppo Dusino Dona,il Comitato Fieristico. Tutti collaborano con il Comune per la parte e nelle occasioni di loro competenza.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Sì. Vorrei ancora realizzare un impianto sportivo dotato di piscina frequentabile tutto l’anno e con spazi affinché lo sport possa essere praticato a tutte le età.

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