Un Nodo blu contro il bullismo anche all’Istituto Monti di Asti

Più informazioni su

In merito al progetto regionale di prevenzione al bullismo e al cyberbullismo, anche l’Istituto Monti di Asti ha attivato un percorso di informazione e sensibilizzazione su queste tematiche.

Esso sta coinvolgendo i ragazzi, i genitori, gli insegnanti, il personale ATA a vario livello e con iniziative differenti. La strategia operativa dell’Istituto è di ottimizzare le proprie risorse; sicuramente il fatto di avere al suo interno un indirizzo di scienze umane ha potenziato e reso fattibile un intervento efficace e flessibile sulla realtà scolastica.

La competenza degli insegnanti nell’ambito delle scienze umane ha consentito infatti di organizzare percorsi di formazione per i ragazzi che, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, hanno partecipato a un percorso che li vede ora come peer-educator. Sono infatti i ragazzi specializzati su queste tematiche che propongono e gestiscono gli incontri con le classi prime; la condizione di parità con i compagni ha reso fattibile e accattivante la proposta di riflessione su queste tematiche.

I ragazzi delle classi si sono infatti aperti con maggiore facilità; grazie al contributo di docenti psicologhe i ragazzi hanno acquisito le competenze necessarie per affrontare in classe queste tematiche, disponendo della supervisione e dell’affiancamento degli adulti formatori.

Terminato il percorso di peer-education, l’Istituto sta ora organizzando uno sportello di ascolto per i ragazzi che vorranno segnalare eventuali episodi di bullismo e o di cyberbullismo; lo sportello sarà gestito dalla Dott.ssa Carelli, psicologa referente della Rete provinciale bullismo di Asti. La stessa esperta si occuperà di coordinare due incontri di sensibilizzazione e di formazione per i genitori, e di un altro per il personale ATA.

Il problema del bullismo necessita infatti di una sensibilizzazione ad ampio raggio che coinvolga tutte le figure che possono fornire un contributo in ambito di prevenzione e di segnalazione. Come spesso accade infatti negli episodi di violenza, la rottura della collusione del silenzio è la prima arma che garantisce la possibilità di affrontare e di superare il problema.

Responsabili del progetto Prof.ssa Maurizia Branda, referente bullismo, prof.ssa Lia Rosso, presidente associazione AMOnti.

Più informazioni su