Furti in ville e dimore di lusso nel Vicentino, arrestati dai carabinieri due nomadi astigiani

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L’estate 2017 è stata funestata da un abile duo di predoni seriali che, con efficienza e rapidità, hanno colpito numerose ville e dimore di lusso nel Vicentino, segnatamente nei Comuni di Breganze, Pianezze, Marostica, Mason Vicentino, Mussolente e Romano d’Ezzelino.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile si sono da subito messi sulle tracce di questo duo criminale che da subito ha dato mostra di notevole professionalità nel settore: l’utilizzo di una moto “Hornet” grigia con targhe sempre diverse (appurate in seguito come artefatte); l’estrema velocità nel colpire gli obiettivi penetrando da zone prive di videosorveglianza anche piuttosto impervie; una selezione di abitazioni da colpire sempre piuttosto fruttuose come bottino.

Da subito sono stati predisposti servizi preventivi ad ampio raggio con la partecipazione di numerosi militari di tutta la Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, volti ad intercettare i due criminali, che hanno continuato per diversi giorni a sfuggire alla rete dell’Arma.
Verso fine luglio tuttavia la moto è stata intercettata da lontano da una pattuglia della Radiomobile di Bassano del Grappa in zona di Col Roigo; l’inseguimento si è concluso senza riuscire a prendere i soggetti, che però si sono disfatti di uno zaino lanciandolo nel folto della vegetazione: al suo interno i Carabinieri hanno ritrovato numerose targhe artefatte, oltre a guanti e oggetti per il travisamento. Dopo questo evento sono di fatto terminati i “raid” nella zona.

L’utilizzo di sofisticate tecniche di sopralluogo tecnico sui furti e sugli oggetti rinvenuti ha consentito ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa di rinvenire due distinti profili genetici, corrispondenti ai due predoni seriali.

Il RIS di Parma ha fornito verso ottobre 2017 il primo riscontro, L.S., nomade pluripregiudicato dell’Astigiano, consentendo la richiesta di misura cautelare a suo carico: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa si sono recati appositamente per sottoporlo alla misura della detenzione domiciliare, collaborati dall’Arma di Villanova d’Asti e da quella di Alba.

Il secondo profilo genetico invece non ha inizialmente riscontro; grazie tuttavia ai Carabinieri di Alba e Villanova d’Asti, conoscitori dell’arrestato, il cerchio si è stretto intorno al nomade pluripregiudicato della stessa zona, N.E., classe 1988. I Carabinieri hanno ottenuto una copia del suo profilo genetico, inviato poi per la comparazione sempre al RIS di Parma, che anche questa volta ha consentito una richiesta di misura cautelare all’Autorità Giudiziaria.

Per il giovane si sono aperte quindi, pochi giorni fa, le porte del carcere di Asti, ove è stato tradotto dopo l’arresto dai Carabinieri.

Sono stati stimati una trentina di tentativi nei comuni indicati, di cui una decina a segno, per un bottino complessivo di oltre 250.000 euro in preziosi e contanti. L’aver agito così lontani dalla propria base operativa ha fatto probabilmente ritenere ai due criminali di poter agire indisturbati e di non essere scoperti, mentre il lavoro costante e le metodologie investigative avanzate hanno consentito ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa di assicurarli alla giustizia.

I Carabinieri hanno anche analizzato le zone in cui i soggetti hanno dimorato alcuni giorni prima di dar seguito ai colpi; nei medesimi luoghi hanno soggiornato anche altre due donne ed un uomo, che sono stati denunciati per concorso nei medesimi reati.

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