Voucher per la Digitalizzazione: un’opportunità per le Pmi italiane

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I segnali legati alla ripresa economica regalano fiducia, ed una maggiore fiducia corrisponde anche ad uno stimolo a fare meglio e a impegnarsi in nuovi campi: d’altronde, la bellezza propria dei momenti positivi è quella di poter alzare la testa e approcciare i mercati con un piglio e delle soluzioni tutte nuove.

Su cosa punteranno le Pmi italiane nel 2018, dunque? Nell’85% dei casi soprattutto sulle nuove assunzioni e sul recruiting, mentre il 53% delle aziende investirà nella formazione del proprio personale. Oltre a questi obiettivi un’attenzione speciale delle aziende italiane oggi è rivolta al digitale: un plus oramai necessario per aumentare la competitività sia sul piano nazionale che su quello internazionale.

Digitalizzazione: una questione di investimenti

Abbracciare il digitale significa soprattutto investire: non solo nella conoscenza e nell’apprendimento di strumenti, di know how e di opportunità, ma anche e soprattutto nel concreto. La digitalizzazione, infatti, richiede alla Pmi di acquisire una serie di strumentazioni hi-tech e di tools digitali molto avanzati nonché costosi. Perché si richiede questa forma di investimento? Ad oggi, il digitale rappresenta l’unica strada percorribile per aggredire nuovi mercati e nuovi consumer, sfruttando le mille potenzialità del web: sia in termini di vendite che in termini di branding e di marketing. Investire nella digitalizzazione significa anche aprirsi all’internazionalizzazione, e dunque rendersi reperibili anche presso i consumatori esteri: un fattore determinante per la redditività di una azienda. Questo per via della fama del marchio Made in Italy, che vanta all’estero un mercato straordinario. Ecco perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso dei voucher per la digitalizzazione delle Pmi.

Voucher per la digitalizzazione: cosa finanziano?

I voucher promossi dal MiSE sono misure pensate per agevolare la fase di transizione delle Pmi verso il digitale, il tutto finanziando alcuni passaggi indispensabili. Nello specifico, questi voucher consentiranno alle aziende di affrontare operazioni come la digitalizzazione dei documenti cartacei, la creazione dei negozi elettronici, e l’acquisto di programmi e infrastrutture digitali: quindi computer fissi e portatili, smartphone aziendali e software specifici. Inoltre, all’interno di questo quadro di investimenti le Pmi dovranno anche scegliere un piano internet adeguato e valutare quelle che attualmente sono le migliori offerte sull’adsl per i possessori di partita iva accedendo ai siti dei principali player di mercato: un impegno necessario per installare una connessione aziendale stabile ed efficiente.

Le nuove professioni nate grazie al digitale

La trasformazione digitale ha portato sia a un miglioramento dei processi lavorativi, sia alla nascita di vere e proprie professioni nuove, molte delle quali anche particolarmente complesse. Basti pensare a chi si occupa dell’analisi dei big data, come il Digital CRM Manager: uno specialista che si occupa di analizzare il comportamento dei consumatori tramite delle variabili anagrafiche, sociali e comportamentali reperite spesso online. Altre professioni innovative nate dalla spinta della digitalizzazione sono il Digital Strategist e l’Ecommerce Specialist: il primo esperto in comunicazione digitale e analisi dei mercati, il secondo nella creazione e nella gestione dei negozi elettronici. Arricchiscono questo ecosistema di nuovi lavori figure quali l’Email Marketing Manager, il Social Media Specialist, il SEO Specialist e il Chief Digital Officer. Una menzione speciale va attribuita all’esperto in sicurezza informatica: oggi una figura chiave per garantire l’impenetrabilità dei sistemi digitali appartenenti alle aziende.

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