Lettere al direttore

Asti, Angela Quaglia: “Meno tasse, più sicurezza e stop ai campi nomadi: sono state solo promesse elettorali”

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Riceviamo e pubblichiamo.

In attesa dei documenti ufficiali sul Bilancio di previsione 2018 e della riunione della commissione Bilancio ( convocata per giovedì pomeriggio in Municipio), leggiamo sul blog del Vice sindaco le dichiarazioni di Marcello Coppo che tenta di spiegare le ragioni degli indiscriminati aumenti previsti dalla Giunta Rasero relativamente a Tari, mense scolastiche, trasporti, parcheggi, tariffe cimiteriali ecc.

Forse avrebbe fatto meglio a tacere, evitandosi una brutta figura.

Eh sì, perché la competenza in fatto di bilanci non si improvvisa e forse l’assessore competente avrebbe potuto fornire qualche spiegazione più appropriata e magari anche più veritiera.

Ci confronteremo giovedì e ci sarà poi il tempo, in Consiglio Comunale, di provare a far ragionare i consiglieri di maggioranza circa il “salasso” a cui intendono sottoporre i cittadini astigiani nel primo anno della nuova Amministrazione.

In campagna elettorale il nuovo Sindaco prometteva tre cose:
meno tasse
più sicurezza
stop ai campi nomadi.

Dopo solo sette mesi di Amministrazione la sicurezza è diventata una questione di “percezione” da parte dei cittadini; i campi nomadi restano dove sono (però i genitori sono stati invitati a fare meno figli); le tasse, intese come costo dei servizi, aumentano vertiginosamente.
E intanto vengono almeno dimezzati i contributi per il Progetto Vita Indipendente, che riguarda la possibilità, per i disabili, di autodeterminare la propria vita, preferendo un atteggiamento “caritatevole” invece del riconoscimento dei diritti delle persone.

E intanto la città è uguale a prima: mancano le occasioni di lavoro, i negozi chiudono, l’aria è sempre più inquinata, si tentano esperimenti contraddittori (riapertura di via Sella e chiusura di metà di corso Dante), gli immobili abbandonati sono sempre al loro posto (e non si intravvedono soluzioni per riconvertirli).

Il vicesindaco argomenta sostenendo che gli aumenti delle tariffe dipendono dai maggiori costi del personale: questo può valere (forse!) per i bus e i rifiuti ma certo non per la sosta che in alcuni casi aumenta del 130%!
E sulle mense scolastiche sarebbe interessante sapere quanto costa un pasto al Comune: perché, se è vero che alcune famiglie possono pagarselo per intero, è altrettanto vero che per chi non ce la fa deve intervenire il Comune con la fiscalità generale e non facendo pagare di più a chi già paga il massimo.

Infine: a monte di tutto ciò, non si intravvede quale disegno abbia la Giunta rispetto al futuro della città, alla sua destinazione turistica, (salvo l’introduzione della tassa di soggiorno), al ridisegno della funzione degli spazi urbani e dei contenitori abbandonati.

E intanto vanno avanti le proposte che il centro-destra aveva aspramente contestato al sindaco precedente: il ristorante stellato a Palazzo Ottolenghi, ad esempio, mentre l’ex Croce verde e l’ex Enofila rimangono luoghi abbandonati che si apprestano a fare la stessa fine degli altri immobili vuoti, preda del degrado e del vandalismo e/o dei furti di rame operati in modo sistematico.

Oggi, alla mia osservazione sulla coerenza rispetto alle posizioni sostenute in precedenza mi è stato risposto ( da parte di un consigliere della maggioranza) che “questa è la politica” e che “quando si è in una squadra occorre farsi piacere alcune cose, anche se prima le abbiamo criticate”.
“Altrimenti- è stato il commento finale- si resta da soli”.

Io non la penso così e ricordo al collega consigliere un antico proverbio: “Meglio soli che mal accompagnati”.

Angela Quaglia- CambiAMO Asti

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